Recensione Arrow 3X6 Colpevole

Eccoci giunti al sesto episodio di Arrow, andato in onda il 24 febbraio, qui mi serve un po’ di sostegno maschile, allenamenti di box,inseguimenti,azione,lotta,moto,devo dirlo piacciono da morire anche a me,non ve lo aspettavate vero? Lasciatemi dei bei commenti, post lettura. Siamo abituati ormai ai sentimenti forti e rari sprazzi di dolcezza, ma oggi più che mai prevalgono il cameratismo,e la fratellanza. Mi sono sempre chiesta come sia l’amicizia fra gli uomini, non mi basta lo stereotipo birra e partita di calcio, mi servirebbe qualche dettaglio in più, non siate timidi, condividete. Qualcuno mi ha detto che quando si conosce l’amicizia,essa diventa lealtà. Non possiamo abbandonare qualcuno solo perché ha sbagliato, tutti commettiamo degli errori,semmai dobbiamo aiutarci e incoraggiarci. Non dovremmo giudicare senza conoscere i fatti o quantomeno le motivazioni recondite, dietro ogni nostra scelta infatti, ci sono novemila processi mentali, che non sempre possiamo condividere. Il Tema della fiducia e della vendetta si intrecciano inesorabilmente , quasi fossero i due risvolti della stessa medaglia. Mi fido di te mi, mi hai tradito, mi vendicherò. La vendetta in fondo è solo figlia del dispiacere e del risentimento, ed i nostri personaggi ne hanno passate troppe per esserne immuni. Questo è stato uno degli episodi più controversi della stagione fin ad ora, per almeno un paio di motivi. Sembrerebbe che Roy abbia ucciso Sara, tutte le prove sostengono la sua colpevolezza. Domanda: che motivo avrebbe avuto, e secondo, aveva già preso l’antidoto per il mirakuru, per cui neanche la follia sarebbe stata una giustificazione. Ted e Laurel vengono rapiti. Ovviamente sarà il team di Arrow a salvarli, ma la parte più affascinante dell’episodio, nonché mio secondo punto, sono stati i dialoghi finali. Uno scontro-incontro fra titani, vediamo Ted consigliare ad Oliver di non abbandonare, ma piuttosto di prendersi cura del suo pupillo. Arrow vorrebbe che Ted smettesse di allenare Laurel, ma lui gli ribadisce che non è comunque una sua decisione. ‘ Non possiamo fare da giudici e giuria, e confondere coloro che ci circondano, ognuno deve essere responsabile delle proprie azioni’, gli risponde Ted. Laurel continua a dire di stare bene, ma si vede lontano un miglio che non è vero. Oliver le confessa di non volerla allenare, per proteggerla. Loro rischiano la vita di continuo e non si perdonerebbe mai, se le accadesse qualcosa. ‘ Mi prenderò sempre cura di te, non perché tu sia un caso disperato, ma perché mi importa di te’ sono le sue parole, ma non basteranno a convincerla. Laurel vede in Ted colui che può insegnarle a farsi giustizia, da sola e fuori dal tribunale, non come procuratore, ma come giustiziere. La scena finale si chiude con Roy che realizza di non avere ucciso Sara, e con la promessa di Oliver di guardargli sempre le spalle. L’esperienza ci insegna a non giudicare, porta a confrontarsi, preoccuparsi è istintivo, ma rischiare senza essere pronti potrebbe risultare devastante.

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