Intervista allo scrittore Felice Diego Licopoli per l’evento ‘ Quattro storie per quattro autori’

Ad ‘Una tazza di tè con Krilli’ per l’evento ‘ Quattro storie per quattro autori’
Lo scrittore Felice Diego Licopoli

Foto io Felice Diego Licopoli

Classe 1985, Diego è giovane e talentuoso, si definisce malinconico, riflessivo, rabbioso.
Prometto di non farlo arrabbiare con questa intervista 😉
La sua passione per la scrittura nasce da giovanissimo.
Sin dall’infanzia sviluppa una passione per le storie di fantasia, compone infatti delle favole per bambini trascrivendole su un quaderno. Mi racconta che negli anni a seguire inizia un ciclo infinito di letture di romanzi. Tra i suoi autori preferiti spiccano Stephen King e Valerio Massimo Manfredi.

Ottima scelta Chico 😉

Gli anni passano, approda all’università iscrivendosi alla Facoltà di Architettura con ramo in Storia e conservazione dei beni architettonici ed ambientali, un indirizzo molto diverso dall’ambito letterario. Dopo aver terminato gli studi universitari, riaffiora la passione per la scrittura creativa, che era rimasta sopita.

Come noto spesso sebbene le nostre vite a volte prendano direzioni inaspettate, le passioni, ciò che davvero amiamo ritorna prepotentemente stravolgendoci e regalandoci emozioni impensabili.

Nascono così i suoi primi due libri dal titolo ‘Strisce di Luna’ e ‘Ghigo la mano della marionetta’, a cui seguono due saggi brevi pubblicati su ‘La bacheca di Kabyria’.

Parlami della tua idea della scrittura:

‘Per me la scrittura è come un viaggio, che mi trascina verso mondi inesplorati oppure posti che ho già visto, e che riosservo con occhi nuovi, gli occhi di un sognatore. La scrittura mi dà la possibilità di esprimere me stesso e ciò che voglio dire’.

Cosa vuoi trasmettere a noi lettori?
‘Ai lettori voglio trasmettere un messaggio significativo che varia di storia in storia. Nel primo romanzo ho voluto parlare delle carceri e del fenomeno migratorio di inizio Novecento, argomenti molto attuali, nel secondo invece, ho voluto mettere in risalto il tema dell’autismo, in chiave romanzesca, mentre nel terzo, ho voluto parlare della mia terra, la Calabria vista come un luogo quasi mistico, dove ancora potrebbero dimorare spettri e fantasmi’.
I suoi romanzi sono significativi avventurosi coinvolgenti. Temi forti che sconvolgono e fanno riflettere.

Come vedete la grinta non gli manca.

Ad oggi ha pubblicato
‘ Strisce di Luna ‘, anno 2013 Città del sole edizioni
‘La dama fantasma’ anno 2015 Amazon
‘Ghigo, la mano della marionetta’ anno 2014, Booksprint edizioni:

ghigo 1

Sinossi
Alto-Adige, 1928. Una tormenta che si protrae per tutto l’inverno blocca le strade, causando un brusco calo del turismo. In uno di quei borghi chiamato Colle Isarco, vive un bambino autistico che nasconde un potere speciale, di nome Ghigo. Ghigo è il figlio di Olga, la taverniera che gestisce la locanda del Vichingo, ed ha un amico di nome Guido, che è il figlio di Ilde, l’altra donna che lavora in taverna, ed insieme a lui trascorre un’infanzia felice. Un giorno in paese, arriva un mago marionettista, di nome Karol Wojcik, il quale decide di fare spettacoli in paese, godendo dell’appoggio dei fascisti. La gente si diverte ai suoi spettacoli di marionette, ma quello che non sa è che il mago usa un materiale molto particolare per costruirle….

Buona Lettura!
Krilli

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