Musica&Parole Miss Miriam Palombi

Buongiorno Readers come ogni venerdì vi parlo di un fantastico autore…attraverso musica e paroleeeeeeeeeee…
Pronti per un nuova giornata d’autore targata Dark Zone?

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Oggi è qui con me Miss Miriam Palombi che ci racconta del suo fantastico romanzo…

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Scopriamo la trama…
Una maledizione antica ha originato una scia di sangue che attraversa i secoli.
Macabri omicidi sono rimasti insoluti.
La Galleria degli Uffizi mostra opere d’arte che custodiscono inquietanti rivelazioni nascoste nelle loro pennellate.
Un segreto pericoloso celato in una collezione sconfinata di libri, ritenuti proibiti o creduti scomparsi. Testi considerati eretici, manuali di alchimia e di magia nera.
Un segreto taciuto da alcuni e rincorso da altri che renderà l’uomo simile agli Dei.
Un’insidiosa caccia al tesoro disseminata di trappole mortali dalle quali sarà possibile salvarsi solo grazie all’astuzia e alla conoscenza.

Pronti?

Vediamo un po’ che abbiamo combinato io e Miriam…

L’uomo salì le scale che si snodavano ripide, come le vertebre dorsali di un gigantesco animale. Osservò la propria mano. Tremava.

Si appellò al suo sangue freddo, ma non riuscì a controllare quell’irrefrenabile tremore.

Strinse il corrimano d’ottone, liscio e lucido, un saldo appiglio per quella salita interminabile.

I gradini erano strette lingue di onice nera, troppo angusti e pericolosi. Era buffo, ma si accorse solo in quel momento, a dispetto di tutte le volte in cui negli anni li aveva percorsi, di non sapere in realtà quanti fossero.

La discesa in Paradiso e la salita agli Inferi.

Io rilancio…

Marco afferrò con la punta delle dita quel triangolo di carta piena d’increspature. Poche righe vergate con inchiostro scuro e poi una serie di firme, calligrafie differenti con diverse inclinazioni, alcune quasi incomprensibili che riempivano l’intera pagina. Tutte avevano una cosa in comune: appartenere all’antica famiglia degli Arrighi.

Marco lesse le parole in calce e tutto fu chiaro.

«Lascio a te, sangue del mio sangue, ogni mia cosa, ogni mio fardello. Che il sangue possa suggellare il patto, come in vita così nella morte. Persevera nella ricerca e non tradire.

Angiolo Arrighi».

Marco scorse quell’elenco di nomi e in ultimo vi trovò quello di Leone Arrighi, riconoscendo la minuta calligrafia del nonno.

«È tutto vero… il tesoro, la maledizione, ogni cosa».

E se fosse…

Aveva permesso che tutto ciò accadesse. Aveva spalancato la porta, sottovalutando il pericolo.  Le creature diaboliche delle leggende slave non erano solo superstizione, ora ne aveva la prova.

Non gli permetterò di entrare…, pensò.

Subito dopo si portò il pugno chiuso alla bocca, sentì il freddo contatto sulla lingua, sentì il sapore ferroso del metallo, sentì il pezzo di ferro graffiargli il palato e poi scendere giù per la gola.

Aveva ingoiato la chiave.

Quel vecchio idiota aveva ingoiato la chiave. Non riusciva a crederci, ma non si sarebbe certo fermato.

Il corpo del frate era a terra, mosso da spasmi incontrollati. Antonioli si alzò, raggiunse l’altare e prese il crocefisso di ferro battuto afferrandolo per la base squadrata.

Brandi l’oggetto sacro come fosse un’arma e, senza esitare, si avvicinò a quel corpo steso al suolo.

Io scelgo questa…

Io readers ho già letto questo fantastico romanzo…

Se volete saperne di più…

https://perchelodicekrilli.wordpress.com/2016/05/10/larchivio-degli-dei-di-miss-miriam-palombi-recensione/

https://www.amazon.it/LArchivio-degli-Dei-Miriam-Palombi-ebook/dp/B01G233IW0/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1465485125&sr=8-2&keywords=miriam+palombi

Lol

Krilli

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