‘Musica e Parole’ Morgane La Faye

Ciao Readers eccoci al nostro consueto appuntamento…con la Rubrica ‘ Musica e Parole’ ogni settimana scopriamo un’ autore, ed i suoi romanzi e associandovi dei brani… musicali…
L’iniziativa come sapete è legata…

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LOCANDINA20NOV

Oggi ho il  Morgane La Faye  dolce ed incisiva descrive l’amore per quello che è, ovvero qualcosa di semplice che sboccia e ci travolge, che  non ci dà preavviso e neanche garanzie, eppure nessuna di noi vi rinuncia… ci sarà un motivo no? 😉

‘ Lullaby’  ci culla, ci fa emozionare, ci fa stare sulle spine e ci fa sognare…

“Ho un problema che non riesco a spiegare, o meglio me lo spiego perché mi sono innamorata di te dopo averti visto solo una volta, non c’è ragione per cui debba essere così semplice e quindi possa sperare che tu mi possa amare allo stesso modo, non ho delle domande, non me ne sono fatta quando mi sono innamorata di te è successo e basta, non so la ragione per cui mi debba sentire così confusa, forse perché non mi spiego come possa essere successo, non era previsto non doveva accadere, ma il cuore si sa è imprevedibile, io non so come mi sento quando ti sto vicino, perché non ti ci sono mai stata, ma so come mi sento quando non ti ho vicino e sto male, davvero male, perché ti vorrei qui con me.
Ti ho lasciato un messaggio ma non deve essere stato utile, non mi hai risposte né mi hai salutato, ho qualche foto, ci ho provato il risultato potrebbe essere un due di picche, posso accettarlo, posso mettermi in gioco ed accettare il verdetto se così deve essere.
Oggi ti ho visto, ti ho visto svolgere il tuo lavoro e poi scappare di nuovo, ti fermerai mai un po’ con me?
Vorrei solo averti vicino.
Vicino.”

Questo brano ci narra le sensazioni che proviamo nello spendere del tempo con chi amiamo e della solitudine che proviamo quando non possiamo. Narra del non arrendersi e del mettersi in gioco, che sia una regina di cuori o un re di picche…io tenterei comunque… e voi?

 

“Perché con lui? Perché? Cosa aveva più di me?
Vivevo per te, scrivevo per te, componevo per te.
Per quella tua voce da angelo, per quel tuo corpo che si muoveva sinuosamente sul palco alla melodia delle mie note, per quei tuoi capelli lunghi e neri che contrastavano con la tua pelle bianca di porcellana
Eri la mia musa, non ne ho mai fatto mistero, ogni canzone parlava di te e del mio amore per te.
Non riuscivo a dirtelo a voce e così scrivevo.
Ci ho fatto quattro album su di te, ed una parte di me vorrebbe farne ancora.
Invece….
Invece ti ritrovo sposata di nascosto con uno che di musica non ne capisce un fico secco, ti ritrovo madre dei suoi figli…
Un figlio.
Sarebbe potuto essere nostro. ”

L’amore illude, a volte ferisce, in ogni caso rinasce, inaspettatamente e l’unico augurio che possiamo farci è…

” I wish for this night-time to last for a life – time”.

 

” Ho paura che potrei averti perso ancora prima di aver iniziato qualcosa, ho paura che tu già appartenga ad un’altra… Un’altra che è sicuramente molto più carina di me lo riconosco, e che spero possa darti quel che tu in questo momento stai cercando…
Sorpreso? Sì? Che ti aspettavi?
Che mi mettessi ad elencare tutti i difetti che le trovo?
Potrei… Sì… Ma servirebbe?
No… ”

Se  dovessi innamorarmi e temere di soffrire, il turbinio dei miei pensieri andrebbe al ritmo di questo brano, inutile porsi le domande sbagliate e aspettarsi le risposte giuste. In amore non credo ci siano strategie, o va o non va, ma non tentare neanche sarebbe una sconfitta bruciante… ci farebbe sentire peggio di esser state rifiutate…quindi…

Leggiamo ‘Lullaby ‘ e facciamoci saper…

Krilli

 

 

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