Scopriamo il mondo di Marko D’abbruzzi e di Ansorac…

Ciao Marko! Benvenuto!

foto autore marko

Come nasce l’idea della saga?

copertina

Com’è nata la saga di Ansorac… beh nasce circa dieci anni fa come ambientazione per un gioco di ruolo e poi come gioco di ruolo vero e proprio con cui intrattenni i miei amici intere serate a impersonare personaggi fantastici e a muoverli nel mondo tecnomagico di Ansorac. La storia era molto diversa da quella che ho messo poi su carta ma alcuni dei personaggi furono ben sviluppati, l’ambientazione talmente avvincente, che dopo l’uscita del mio secondo romanzo, Cattivi Ragazzi, un romanzo di formazione ambientato a Roma alla fine degli anni ’90, mi dissero “prova a farci una storia su Ansorac!”. E cosi misi mano a tutti gli appunti e gettai le basi per la saga.

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Il mondo di Ansorac è abitato da una civiltà eretta sulle ceneri di un cultura ancestrale che vide la propria Era concludersi con un cataclisma globale, una furia Divina che condusse alla caduta degli Dei e alla nascita di un’unica religione devota a Manowar, il figlio dell’Unico Vero Dio, inviato su Ansorac per potare pace e prosperità. Le razze che abitano il pianeta sono umani, mezzoleoni, mezzetigri e mezzorsi. La nuova Era inizia a crescere gettando le basi per l’istruzione, i governi, la valuta, l’economia energetica dei cristalli; potere e fede, entrambe facce della stessa medaglia, tengono le redini di tutto il mondo. Ma dietro a quest’apparente pace veleggiano soprusi, cospirazioni, un controllo globale perpetrato tramite leggi e regole atte a perseverare lo status quo di un sistema perso nei fili della corruzione. La civiltà ansoriana basa la propria energia nell’utilizzo di cristalli estratti da enormi geodi caduti su Ansorac quando il mondo prendeva la sua forma, una risorsa gestita da una potente multinazionale alleata con le più alte cariche del credo manowariano. Tramite questi cristalli la civiltà ha prosperato e si è ampliata, ne trae potere per ogni macchinario e ne utilizza la radiazione come espediente per la magia, insegnata nelle accademie e diversificata a seconda dello studio. La storia prende il via attraverso gli occhi di due fratelli, Kronos e Jasper; il primo sogna di diventare un campione di arti marziali e partecipare al torneo mondiale che intrattiene la popolazione mentre i governi stipulano alleanze e decidono le sorti dell’andamento economico. Il secondo ambisce allo studio e desidera diventare un grande ingegnere posizione ambita e remunerativa data la grande evoluzione tecnomagica del pianeta.
Entrambi finiranno all’interno di un sistema in equilibrio su verità incerte e scopriranno il velo di menzogne calato su Ansorac fino a giungere a una scelta; alziamo il velo o lo lasciamo così? Assieme a un folto gruppo di protagonisti e antagonisti affronteranno sommosse politiche, ribellioni sanguinose, guerre di potere e scopriranno cosa giace sepolto nel respiro di Ansorac. La storia si concluderà in quattro volumi, già scritti e in attesa di pubblicazione, di cui Le Cronache di Ansorac: Genesi – Inferno & Paradiso è il romanzo d’inizio.

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Come nasce la tua passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura nasce dalla solitudine di un bambino vessato dai suoi coetanei quando s’affacciò al mondo per la prima volta. Ricordo gli anni delle elementari e delle medie con una remora di incerto timore, sento ancora gli insulti e gli spintoni, forse perché ero grassottello, forse perché ero timido, forse perché tutto quello serviva a costruire la strada che in futuro avrei scelto di percorrere, fatto sta che un bambino non pensa tutto questo, vede solo l’ascia del boia calare impietosamente e pur provandoci a relazionarsi con il mondo esterno, preferiva chiudere i perché in un libro o fumetto e vivere mille avventure. Col tempo e le crude esperienze si è aggiunta la voglia di scrivere, scrivere via illusioni, paure, speranze, rabbia. Tutto ciò è stato terapeutico e funzionale e verso i 21 anni provai a scrivere un romanzo. La pubblicazione giunse nel 2007 tramite una casa editrice a pagamento di cui non faccio nome perché mi fece esordire senza nemmeno un editing che può definirsi tale… sorvoliamo. Fortunatamente la storia piacque lo stesso e i riscontri mi portarono a pubblicare il mio secondo romanzo, Cattivi Ragazzi, nell’aprile del 2010. Nel frattanto collaboravo con l’editoriale di un’associazione culturale, vinsi un concorso di poesie e un mio racconto breve fu inserito in un’antologia di romanzi fantasy. Inizia poi a scrivere la saga di Ansorac e dopo 5 anni e 1650 pagine la conclusi. Conobbi in quel periodo Claudia Cintio, laureanda in lettere e filosofia e accanita lettrice, chiedendole in amicizia di dargli un’occhiata. Fu lei a spronarmi alla ricerca di un nuovo editore ma respingendo sempre le stesse risposte (bravo, bravo dacci xxxx euro e lo pubblichiamo) decidemmo infine di mettere in piedi un nostro progetto editoriale che divenne, per ragioni burocratiche, una micro-casa editrice che prende nome I.D.E.A. Immagina Di Essere Altro di cui Le Cronache di Ansorac è il primo volume pubblicato nell’aprile del 2016.

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Parliamo della tua idea di scrittura…

La mia concezione della scrittura è mutevole e dipende molto dai periodi in cui mi sento; i Cavalieri di Speranza, il mio primo romanzo, rispecchiava la voglia di fuga da un lavoro insopportabile, una vita fatta di attese e rinunce, una Speranza, appunto, di riuscire ad aprire il cassetto dentro il quale tenevo i miei sogni. Cattivi Ragazzi fu il liberarsi di un frammento di passato pesante con il quale convivevo come un fantasma legato alle proprie catene. Fu un respiro di sollievo e, come cito nel romanzo, “la veste dei fantasmi del passato, cadendo lasciò il quadro immacolato” (Battisti). Le Cronache di Ansorac sono un messaggio semplice e diretto rivolto al nostro periodo storico così incerto, sanguinoso e millantatore: se vogliamo che le cose cambino in meglio, dobbiamo agire. Facendo finta di niente siamo complici e conseguenza di tutto il marcio che sta avvelenando il nostro mondo e la nostra società. Il mio concetto di scrittura, come penso quello di ogni scrittore, è fare in modo che il messaggio permei attraverso la carta, salga fra le dita e apra la mente a nuove prospettive, nuove verità, ottenebrando vecchi preconcetti e stupide falsità.

Dimmi 3 aggettivi che definiscono te ed il tuo stile 😉

Tre aggettivi per me e il mio stile; sensibile, evocativo, diretto. Grazie al mio passato ho sviluppato una notevole sensibilità, la quale ha dato seguito a uno stile evocativo e diretto quando i giri di parole sono inutili se si vuole giungere al nocciolo della questione!

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Parliamo di progetti futuri e perché no… di sogni nel cassetto…

Nei progetti futuri di I.D.E.A. c’è la pubblicazione degli altri volumi della saga e ne approfitto per rivelare che Le Cronache di Ansorac: Apocalisse – Olocausto verrà pubblicato e presentato per il Romics di ottobre. Stiamo lavorando a un fumetto che farà da sponda fra il primo e il secondo volume, pubblicheremo il primo romanzo dark di una scrittrice romana al suo esordio, anche lei presentata al Romics di ottobre. Stiamo lavorando a un’antologia di racconti brevi assieme all’Associazione Book Faces di Civitavecchia che uscirà come strenna natalizia. Sto collaborando a una sceneggiatura per un cortometraggio e trasformeremo Ansorac in un’ambientazione per giochi di ruolo basati sul conetto d20 system (sistema di regole per giochi di ruolo). Inoltre pubblicheremo in formato ebook una nuova versione di Cattivi Ragazzi. Nel frattempo sto concludendo il prequel del mio primo romanzo e chissà, forse ripubblicheremo il tutto in una nuova veste grafica!

Un sogno nel cassetto è quello di far diventare I.D.E.A. una casa editrice che possa promuovere senza sforzi gli esordienti accompagnandoli passo passo fino alla pubblicazione, promozione e distribuzione. Stiamo imparando pian piano a migliorare e a migliorarci. Un sogno che dal cassetto è uscito è sicuramente quello di scrivere; non ho mai voluto la notorietà e non ho mai ambito alla celebrità. Voglio solo scrivere e parafrasando Archimede, datemi un foglio e vi credo un mondo.

Reader io mi sono emozionata molto durante quest’intervista, sia per le vicende personali che l’entusiasmo che traspare da ogni frase…

Lol, Krilli

Per saperne di più sbirciate qui…

https://perchelodicekrilli.wordpress.com/2016/07/09/scopriamo-il-progetto-fantasy-i-d-e-a-e-le-cronache-di-ansorac/

Un pensiero su “Scopriamo il mondo di Marko D’abbruzzi e di Ansorac…

  1. Pingback: Le Cronache di Ansorac, da non perdere ;) e se lo dice Krilli… | Perchè lo dice Krilli

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