Pagine colorate, parole incantate, parliamo di: Letteratura per l’infanzia.

Hola Readers, non sono sparita eh…lavoravo per noi 😉
Come già sapete, come blogger mi piace parlare di tutto ciò che attrae la mia attenzione 😉

Avendo tante amiche mamme e un sacco di “NipotiniViaAmiche” oggi parleremo della Letteratura per l’infanzia 😉

L’idea di questo articolo nasce un tranquillo pomeriggio, a casa di una mia amica, vedevo il piccolo intento a leggere e scrivere (mi sono pure emozionata) e lì fra donne/mamme tè e biscotti ci siamo chieste quanto sia importante la lettura per i più piccini.

Tuttavia, per realizzare quest’idea…beh mi serviva aiuto…a sopportare/supportare la mia mia meravigliosa idea (momento di autocelebrazione 😉 ) è qui con me, la scrittrice/insegnante Isa Voi 😉

Ciao Isa, benvenuta, che ne dici cominciamo da un paio di definizioni?

“La Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, definita in alcuni casi anche “giovanile” o “per ragazzi”, è un settore di ricerca e un ambito editoriale che riguarda i diversi generi rivolti ai bambini, ai ragazzi, ai preadolescenti e agli adolescenti e giovani adulti, ivi comprese le opere di divulgazione, quelle teatrali, gli albi e i libri illustrati, i fumetti, ecc. Questa letteratura riveste un ruolo educativo importante, in quanto, proprio come la letteratura tout court, assolve ad una funzione conoscitiva. Essa, soprattutto se di qualità, consente in modo del tutto peculiare, sia attraverso la scrittura che l’immagine, di conoscere se stessi ed il mondo, cioè di penetrare nella complessità dell’animo umano e dei diversi contesti socio-culturali.
L’espressione letteratura per ragazzi si riferisce a un vasto insieme di opere e generi letterari che, in qualche modo, si ritengono adatti per un pubblico di bambini e ragazzi. Il significato specifico associato a questa espressione può tuttavia variare. Vi possono includere: opere pensate esplicitamente per la lettura da parte di ragazzi, opere giudicate adatte ai minori da parte di un’autorità riconosciuta come competente (per esempio le associazioni genitori ed insegnanti o giurie di premi internazionali del settore come lo Hans Christian Anderse Award o il Lewis Carrol Shelf Award) opere notoriamente apprezzate dai ragazzi.
Alcuni critici sostengono che non può esistere una vera letteratura dell’infanzia, poiché chi scrive appositamente per bambini, inevitabilmente è indotto a presentare al piccolo lettore una immagine del mondo rimpicciolita e deformata, rallentando quindi il ritmo di maturazione, oppure esagera inadeguatamente a voler istruire il lettore”.

Voi che ne pensate?

Come fare ad orientarsi in un mercato dalle mille proposte?

Isa quale pensi sia il genere più familiare? Io ho sempre amato le fiabe, che mi facevano sognare e riflettere.

“Ci sono tante tipologie di libri per bambini, la più importante e storica è sicuramente la fiaba.
La fiaba classica in passato era rivolta agli adulti ed era nata come narrazione orale e come “passaparola” di storie e miti. I bambini erano semplici spettatori casuali, affascinati dai cantastorie.
C’è la fiaba popolare, che ha origini dalle tradizioni culturali di un popolo;
La fiaba d’arte che nasce con una struttura e un linguaggio ricercato, particolarmente elegante e originale;
La fiaba moderna e contemporanea che nasce nell’800 con Andersen e si presenta come una composizione scritta, invece che per la narrazione orale.
Nelle fiabe succedono fatti straordinari che avvengono in realtà usuali e quotidiane di cui sono protagonisti animali, oggetti antropomorfizzati e uomini che riescono a comunicare naturalmente con gli animali.
La finalità delle fiabe non è solo quella moralistica, ma anche il semplice illustrare la vita reale del bambino, il suo bisogno di essere se stesso e la concretezza della vita che lo circonda”.
Perché è importante leggere per i bambini?
“Sin dalla nascita il bambino è un piccolo lettore: legge le immagini che lo circondano, i colori, i volti delle persone che gli stanno vicino. E’ proprio in questo modo che il piccolo costruire la sua visione del mondo, della realtà; è grazie alle parole dell’adulto e ai suoi racconti che integra questa elementare visione, che si arricchisce col passare del tempo e grazie all’esperienza.
Proprio per questo è importante proporre storie e letture ai bambini sin da piccoli per approfondire e conoscere tutto ciò che lui deve ancora apprendere. La lettura è uno strumento potentissimo che, a differenza della tv, allontana il bambino dalla standardizzazione e delle stereotipie, ma offre grazie alle prime esperienze linguistiche il piacere della scoperta della vita quotidiana.
Molta attenzione deve essere posta alla modalità di lettura di una storia: sono importanti il tono, la velocità, l’enfasi e l’alternanza di parole semplici a parole più complesse per arricchire man mano il linguaggio.
Sarebbe ideale sedersi vicino al bambino e leggere più volte i suoi racconti preferiti ad alta voce, rendendo questo momento rilassante ed intimo”.

Che generi consiglieresti e quali no?

Come orientarsi in un mondo editoriale che ci propina di tutto?

“Esistono tanti tipi di libri per bambini: diverse forme, contenuti, materiale, generi,ecc…
I più ricercati sono i libri illustrati, nei quali appaiono moltissime immagini alternate da parte scritte; l’albo illustrato in cui le immagini e le parti scritte (molto brevi) si intrecciano; i libri senza parole in cui l’illustratore diventa narratore; i libri sagomanti, che hanno diverse forme; i libri animati, dove le immagini si possono modificare e compaiono finestre che si aprono e si chiudono; i libri gioco, da toccare, sperimentare e manipolare; i libri tattili e sensoriali, utili per stimolare le abilità dei 5 sensi.
Oggi esistono svariate case editrici che pubblicano libri per l’infanzia; l’offerta è davvero ampia e anche gli scrittori di storie per bambini sono sempre di più.
È’ molto sviluppato il settore di libri sensoriali e sagomati per la prima infanzia, ma anche il mercato dei bambini dai 6 anni in su è molto sviluppato, soprattutto per il Fantasy e il Thriller.
Per scegliere un libro, l’importante è seguire i gusti del proprio bambino e seguire le sue inclinazioni letterarie, anche se sarebbe molto positivo presentare i vari generi per fargli conoscere le diverse tendenze letterarie”.
Mi racconteresti la tua esperienza come insegnante?
“E’ da molti anni che, come insegnante, mi occupo del Progetto Biblioteca e partecipo alle varie iniziative proposte dal territorio al fine di stimolare la lettura sin dall’infanzia.
E’ un’esperienza che mi arricchisce sempre molto e che ogni anno testimonia quanto i libri rimangono sempre uno strumento magico e arricchente per i bambini.
Nella mia scuola dell’infanzia, ad esempio, progettiamo il “prestito libri” che permette ad agni alunno di scegliere un volume e portarlo a casa per due settimane; ad ogni appuntamento il bambino compila la sua scheda di prestito e poi coinvolge i genitori nella lettura del libro scelto. Questo è un momento molto importante, non solo per la lettura, ma anche per favorire un momento intimo tra genitori e figli.
Nel corso degli anni ho imparato che per trasmettere negli altri l’amore dei libri bisogna essere per prima cosa un buon lettore.
Oltre a conoscere approfonditamente la letteratura dell’infanzia e credere nella validità e significatività dei libri che si propongono, bisogna sempre essere aggiornati delle ultime uscite nel mercato editoriale per poter consigliare un libro per ogni situazione.
Quando si legge un libro ai propri alunni è necessario attuare metodologie didattiche adeguate sia per la comprensione del testo letterario sia per la parte iconica (vengono proposti molti corsi di aggiornamento che preparano gli insegnanti).
Non bisognerebbe mai improvvisare una lettura, ma programmare i tempi e organizzare lo spazio ideale per l’ascolto e il rilassamento; l’adulto durante la lettura dovrebbe porre spesso domande ai piccoli per accertarsi e facilitare la comprensione e chiedere il loro punto di vista.
Leggendo il testo, una buona insegnante deve essere in grado di cogliere emozioni, pensieri, dubbi, paure e saper creare attimi di suspense grazie alla voce e alle espressioni del volto.
Il momento della lettura deve essere sempre rilassante e gratificante per i bambini che, secondo la mia esperienza, riescono a concentrarsi e a essere interessati più di altri momenti di gioco”.

Come sapete Isa Voi ha all’attivo diverse pubblicazioni, tra cui un libro per bambini. Parliamo: di “Tutta colpa di un libro”.

Com’è nata l’idea, cosa vuoi trasmettere ai piccoli lettori?

“Racconta la storia di Giovanni, felice perché finalmente è arrivato il giorno del suo compleanno. Tra tutti i regali spera di trovare il dvd del suo cartone animato preferito; la sua delusione, però, è molto amara quando la sua amica del cuore gli dona un pacchetto contenente un libro.
Cosa ne farà di un libro, proprio lui che non ha “tempo da perdere” leggendo?
Prima di dormire, però, Giovanni viene incuriosito dalla strana copertina del romanzo: la guarda da vicino, sempre di più, quando improvvisamente viene travolto e catapultato in un altro mondo!
Inizia così la sua incredibile, dinamica e ricca avventura, che lo porterà a conoscere molti aspetti dell’epoca medievale.
Tra mille colpi di scena, ricerche e corse, il ragazzino scoprirà lungo il suo viaggio le “piccole” cose della vita, che per tanto tempo aveva ignorato e sottovalutato, riscoprendone finalmente il valore.
E soprattutto riscoprirà l’amicizia.
Ho scritto questo libro per far capire, tramite un’avventura magica e vivace, che spesso i bambini trascurano la lettura per impegnarsi in hobby quali la tv, i videogiochi in internet, etc…rinunciando così a una grande opportunità che può arricchire la loro vita.
Grazie a Giovanni, i lettori apprezzeranno i valori dei libri, visti spesso come oggetti sconosciuti, e impareranno a ad apprezzare valori importanti spesso trascurati, come l’amicizia.
Con i simpatici colpi di scena e le imprevedibili soprese dei personaggi di “Tutta colpa di un libro”, spero di essere riuscita a trasmettere ai lettori questo messaggio.
Sto preparando un altro libro per l’infanzia, ma di questo ne parleremo più avanti…sarà una novità”.

Volevo ringraziare Isa per essere stata con noi, mamme, lettrici, diteci la vostra, raccontateci le vostre esperienze.

Vi aspetto!

A prestissimo
Cristina Pace

Un pensiero su “Pagine colorate, parole incantate, parliamo di: Letteratura per l’infanzia.

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