Il mio nome è Claire Beauchamp e questa è la mia storia..

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Il suo amore mi aveva guidato verso il cerchio di pietre, ed il mio cuore mi disse di restare, il destino ci aveva fatto incontrare, ma restare uniti era stata una nostra decisione. Il mio nome è Claire Beauchamp Randall e questa è la mia storia. La mia vita non era mai stata facile, persi i miei genitori quando non ero che una bambina. Ho vissuto la mia adolescenza viaggiando,non ci fermavamo mai abbastanza da nessuna parte, non avevo mai il tempo di affezzionarmi a qualcuno o qualcosa, perché presto o tardi sapevo che me ne sarei andata. Ho scelto un mestiere difficile, mi sono arruolata nell’esercito, come infermiera e ho sposato l’unico uomo con cui avevo giaciuto. La guerra ci aveva separati, soltanto una promessa ci aveva sostenuto durante quei terribili anni, ‘Torna da me’ mi urlò Frank mentre il treno del mio destino mi portava via da Lui . Mio marito mi amava. Erano trascorsi ben 5 anni, cinque lunghissimi anni, eravamo sopravvissuti, avevamo affrontato molte esperienze, uniche nel loro genere. Non sono del tutto fiera, di tutto ciò che ho fatto, e mi chiedo spesso se Frank si sentisse allo stesso modo, se ci fossero delle cose che non mi avesse detto, come io avevo fatto con lui. Suppongo che la guerra ci avesse cambiato, forse segnato. Si era presa una parte di noi, un pezzo delle nostre vite, che non sarebbe più tornato.
Avevo visto gli orrori della guerra, erano morte delle persone fra le mie braccia, e non c’era nulla che io potessi fare per evitarlo. La mia coscienza doveva fare i conti con quel fardello insostenibile e per quanto mi sforzassi di credere che nulla fosse cambiato, in cuor mio sapevo perfettamente che nulla sarebbe stato mai più come prima. Volevo dimenticare,volevo solo andare avanti.
Avevo relegato i ricordi dolorosi nel’oblio della memoria, era troppo penoso perfino farvi accenno. Fank era un uomo dolce, si prendeva cura di me. Aveva tantissimi interessi, a volte provava a coinvolgermi, il suo entusiasmo era contagioso, i suoi tentativi tuttavia fallivano miseramente. Parlava per delle ore, a volte rimanevo affascinata dai suoi aneddoti. Anche quando non gli prestavo attenzione, tuttavia le sue parole mi rimanevano in testa, come l’eco in lontananza. Non avrei mai immaginato che le sue storie mi avrebbero salvato la vita, e non una volta..soltanto.
Ero abituata a vivere il presente e ad ignorare il futuro,pensando: ‘il domani non esiste’. Non avevo mai chiamato nessun posto ‘Casa’ fino ad allora..
Penso che ogni cosa accada per un motivo, c’era una parte del mio cuore che voeva di più, non so spiegarvi, ma avevo sempre avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa. Non mi sentivo completa, forse insoddisfatta, quella sensazione era forte, pervadente, eppure avevo avuto una bella vita, non avevo nulla di cui lamentarmi. Quando mi sono imbattuta nei Druidi, quella danza era stat magica, ipnotica, non potevo smettere di guardarle. Ero totalmente rapita dalle loro movenze,dal suono delle loro parole, per la prima volta è stato come se quel fardello se ne fosse andato, come se le mie paure e sofferenze fossero scomparse,mi ero sentita finalmente libera,viva. Ero talmente abituata a stare come stavo, i giorni passavano e non percepivo la differenza. Il giorno dopo non potevo fare a meno di ripensare a quell’esperienza, mi sembrava di aver vissuto un sogno. Quella sensazione non c’era più era come se loro si fossero fatte carico dei miei pensieri, sgombrando il mio cuore dalle ombre che vi aleggiavano. Dovevo tornare indietro, volevo rivivere quel mistero, volevo rivivere quel momento di felicità e pace interiore. Credo che i Druidi avessero aperto la porta verso il mio futuro, in qualche modo quelle rocce non erano solo delle pietre,bensì il cancello che mi avrebbe condotto al luogo cui appartevo.
Catapultata in un altra era, ho fatto del mio meglio per capire e non giudicare le cose che non conoscevo, questo era stata decisamente la sfida più dura. C’era altri un altro sentiment che irrompeva nel mio cuore: forte come il mare in tempesta, come un fiore le cui radici sbucano da sotto una roccia, era gioia, pura gioia. Sebbene fossi combattuta fra la mia vecchia vita e la nuova, quando fu il momento di scegliere, non esitai. Sapevo ciò che volevo. Quando ebbi la possibilità di andarmene, di tornare ai miei agi, non ebbi dubbi.Non potevo andarmene, la verità era che non volevo andarmene. Non si trattava più di me, si trattava di noi. Non si trattava di scegliere fra giusto e sbagliato, era semplicemente amore. Io ero in camera a spazzolarmi i capelli, Jamie era giù fuori dall’edificio a contemplare il suo amore perduto, dovette appoggiarsi, le sue emozioni lo stavano sovrastando. Jamie mi accettò per quello che ero, troppe domande, poche risposte, non chiese conferme, ci innamorammo, si fidò di me quando nessuno era pronto a farlo. Cocciuto ed impavido, dimostrò la mia innocenza, quanto tutti mi avrebbero messo al rogo. Giovane e senza paura ha rubato il mio cuore e rapito la mia anima. Frank mi amava, ma io amavo Jamie. I nostri cuori in un solo corpo, due anime unite per sempre. Una passione travolgente, un fuoco ardente, ci desideravamo. Sapevamo che la vita non sarebbe stata facile, ma ce l’avremmo messa tutta. Lui si era sacrificato per me, era stato pronto a morire per me,io lo avevo salvato, avevo riscattato la sua anima. Ero scesa nel suo inferno interiore e l’avevo riportato alla luce, il mio amore l’aveva guidato fuori dalle tenebre e aveva vinto contro i suoi demoni. Sapevamo che uniti avremmo superato le difficoltà, non stavamo insieme perchè un contratto ce lo aveva imposto, ma perché ci amavamo. Soltanto Culloden avrebbe potuto separarci. Ciò che era iniziato come un’imposizione divenne amore, i dubbi avevano lasciato spazio alla fiducia la passione all’amore. Il mio nome e Claire Beauchamp Fraser e questa è la mia storia.

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