Outlander recensione 2×1 Through a glass, darkly

Hello Sassenachs,

Siamo tornate, altro giro altra corsa…l’attesa è stata lunga, ma Mister Moore non delude mai…

Quanto ci è mancato Jamie? Il suo splendido sorriso, il suo accento accattivante…e la sua mirabile prestanza fisica? A me tanto tanto…

Sono felice di poter condividere con tutte voi questa splendida stagione…

Per cui bando alle ciance!!

Tanti i temi trattati, la vicenda riprende in medias res.. l’idea èeccezionale davvero, funziona!!

Pensate che mi è piaciuto perfino Frank che di solito non riscuote mai la mia simpatia, però stavolta si ritrova in una situazione aberrante, povero!

La semplicità e la dolcezza di Claire mi commuovono ogni santa volta…

In un colpo solo ha perso: l’amore della sua vita, il suo futuro, il suo destino.

A ricordarle chi era e chi avrebbe voluto essere i vestiti che porta con sé e la creatura che porta in grembo.

Un fardello pesante, che dovrà condividere con un uomo che non ama più come prima…

Frank non poteva capacitarsi che Claire l’avesse abbandonato per un altro uomo… in realtà lei non voleva tornare, aveva prprio scelto.

 “Through a glass, darkly”…

Il tema ricorrente del’’episodio è il vetro.

I bicchieri da cui bevono, le finestre da cui si osservano, il finestrino dell’aereo da cui vede la sua nuova vita 😉

Frank ha mille quesiti e Claire parlerà quando sarà pronta…

All’inizio è un po’ come se osservassero dall’esterno le loro vite e gli eventi accaduti, poi cominciano lentamente a prendere coscienza e che ci sono delle scelte da fare, lei non può rincorrere un fantasma e la creatura ha bisogno di un padre vero.

 

Frank si offre di essere tutto questo, non può permettersi di perdere Claire una seconda volta…

Claire non ha molte chance… ma i ricordi non cedono… sono prepotenti, sono come polvere dispersa nel vento tra i due lati delle standing stones…

Riuscirà Frank ad ignorare il ‘Il Tutto’ o entrerà in competizione con Jamie the ghost?

E’ tempo di ricominciare, di lasciarsi il passato alle spalle, ma Claire lo farà davvero?

Ci sono ancora troppe domande e pochissime risposte…

Niente ha senso ma li fa soffrire ugualmente…

Quando stava per prendere la mano di Frank sul finale, ho avuto un attimo di ribrezzo cosmico…

And… welcome to France… dove il sole splende e Jamie ci fa sognare…

Neanche a 24H dall’arrivo e sono già nei casini…

Questa stagione si prospetta ricca di emozioni e di pathos…

“Jamie fidati di me, salviamo la Scozia, salviamo il nostro destino, salviamo il nostro futuro…”

Ci vediamo la prossima settimana…

LOL!!!

Cristina

My review Outlander 2×1 Through a glass, darkly

Hello Sassenachs, welcome back to all of us!! It has been a while sgrunt… I hate waiting… buti it was worth right?

I read the second book and Mister D. Moore never disappoint us…

I can’t wai…t!!

“Through a glass, darkly”…

It is like they see their life from the outside, everything seems to be so unreal, Claire is back, her lover, the life she wanted, the destiny she chose look like ‘dust’ dispersed between the sides of the standing stones.

All she wanted is left behind.

All Frank wants is to have her back.

See the picture i chose, her eyes are pure like glass, she is the bright side of the glass.

So many questions and very few answers… “ she will tell me everything when she will be ready”.

She confessed everything to Frank.

Claire could not just let Jamie go, but she has to…

Frank doesn’t want to loose Claire again no matter what… even if he is the one that has doubts about the all story, I can’t blame him…

“I could not believe you were escaped with another man, I always thought that something had taken you from me…”.

Anything is logic, but it hurts…

Don’t chase a ghost… give your child a real father…

It is time to leave the past behind…

And welcome to France were we arrived less than 24 hours ago and we are already in trouble…

Trust me Jamie, save Scotland, save all of us…, save our future…save our love, our souls will not be the price…

See You next week…

LOl!!!

 

Il mio nome è Claire Beauchamp e questa è la mia storia..

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Il suo amore mi aveva guidato verso il cerchio di pietre, ed il mio cuore mi disse di restare, il destino ci aveva fatto incontrare, ma restare uniti era stata una nostra decisione. Il mio nome è Claire Beauchamp Randall e questa è la mia storia. La mia vita non era mai stata facile, persi i miei genitori quando non ero che una bambina. Ho vissuto la mia adolescenza viaggiando,non ci fermavamo mai abbastanza da nessuna parte, non avevo mai il tempo di affezzionarmi a qualcuno o qualcosa, perché presto o tardi sapevo che me ne sarei andata. Ho scelto un mestiere difficile, mi sono arruolata nell’esercito, come infermiera e ho sposato l’unico uomo con cui avevo giaciuto. La guerra ci aveva separati, soltanto una promessa ci aveva sostenuto durante quei terribili anni, ‘Torna da me’ mi urlò Frank mentre il treno del mio destino mi portava via da Lui . Mio marito mi amava. Erano trascorsi ben 5 anni, cinque lunghissimi anni, eravamo sopravvissuti, avevamo affrontato molte esperienze, uniche nel loro genere. Non sono del tutto fiera, di tutto ciò che ho fatto, e mi chiedo spesso se Frank si sentisse allo stesso modo, se ci fossero delle cose che non mi avesse detto, come io avevo fatto con lui. Suppongo che la guerra ci avesse cambiato, forse segnato. Si era presa una parte di noi, un pezzo delle nostre vite, che non sarebbe più tornato.
Avevo visto gli orrori della guerra, erano morte delle persone fra le mie braccia, e non c’era nulla che io potessi fare per evitarlo. La mia coscienza doveva fare i conti con quel fardello insostenibile e per quanto mi sforzassi di credere che nulla fosse cambiato, in cuor mio sapevo perfettamente che nulla sarebbe stato mai più come prima. Volevo dimenticare,volevo solo andare avanti.
Avevo relegato i ricordi dolorosi nel’oblio della memoria, era troppo penoso perfino farvi accenno. Fank era un uomo dolce, si prendeva cura di me. Aveva tantissimi interessi, a volte provava a coinvolgermi, il suo entusiasmo era contagioso, i suoi tentativi tuttavia fallivano miseramente. Parlava per delle ore, a volte rimanevo affascinata dai suoi aneddoti. Anche quando non gli prestavo attenzione, tuttavia le sue parole mi rimanevano in testa, come l’eco in lontananza. Non avrei mai immaginato che le sue storie mi avrebbero salvato la vita, e non una volta..soltanto.
Ero abituata a vivere il presente e ad ignorare il futuro,pensando: ‘il domani non esiste’. Non avevo mai chiamato nessun posto ‘Casa’ fino ad allora..
Penso che ogni cosa accada per un motivo, c’era una parte del mio cuore che voeva di più, non so spiegarvi, ma avevo sempre avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa. Non mi sentivo completa, forse insoddisfatta, quella sensazione era forte, pervadente, eppure avevo avuto una bella vita, non avevo nulla di cui lamentarmi. Quando mi sono imbattuta nei Druidi, quella danza era stat magica, ipnotica, non potevo smettere di guardarle. Ero totalmente rapita dalle loro movenze,dal suono delle loro parole, per la prima volta è stato come se quel fardello se ne fosse andato, come se le mie paure e sofferenze fossero scomparse,mi ero sentita finalmente libera,viva. Ero talmente abituata a stare come stavo, i giorni passavano e non percepivo la differenza. Il giorno dopo non potevo fare a meno di ripensare a quell’esperienza, mi sembrava di aver vissuto un sogno. Quella sensazione non c’era più era come se loro si fossero fatte carico dei miei pensieri, sgombrando il mio cuore dalle ombre che vi aleggiavano. Dovevo tornare indietro, volevo rivivere quel mistero, volevo rivivere quel momento di felicità e pace interiore. Credo che i Druidi avessero aperto la porta verso il mio futuro, in qualche modo quelle rocce non erano solo delle pietre,bensì il cancello che mi avrebbe condotto al luogo cui appartevo.
Catapultata in un altra era, ho fatto del mio meglio per capire e non giudicare le cose che non conoscevo, questo era stata decisamente la sfida più dura. C’era altri un altro sentiment che irrompeva nel mio cuore: forte come il mare in tempesta, come un fiore le cui radici sbucano da sotto una roccia, era gioia, pura gioia. Sebbene fossi combattuta fra la mia vecchia vita e la nuova, quando fu il momento di scegliere, non esitai. Sapevo ciò che volevo. Quando ebbi la possibilità di andarmene, di tornare ai miei agi, non ebbi dubbi.Non potevo andarmene, la verità era che non volevo andarmene. Non si trattava più di me, si trattava di noi. Non si trattava di scegliere fra giusto e sbagliato, era semplicemente amore. Io ero in camera a spazzolarmi i capelli, Jamie era giù fuori dall’edificio a contemplare il suo amore perduto, dovette appoggiarsi, le sue emozioni lo stavano sovrastando. Jamie mi accettò per quello che ero, troppe domande, poche risposte, non chiese conferme, ci innamorammo, si fidò di me quando nessuno era pronto a farlo. Cocciuto ed impavido, dimostrò la mia innocenza, quanto tutti mi avrebbero messo al rogo. Giovane e senza paura ha rubato il mio cuore e rapito la mia anima. Frank mi amava, ma io amavo Jamie. I nostri cuori in un solo corpo, due anime unite per sempre. Una passione travolgente, un fuoco ardente, ci desideravamo. Sapevamo che la vita non sarebbe stata facile, ma ce l’avremmo messa tutta. Lui si era sacrificato per me, era stato pronto a morire per me,io lo avevo salvato, avevo riscattato la sua anima. Ero scesa nel suo inferno interiore e l’avevo riportato alla luce, il mio amore l’aveva guidato fuori dalle tenebre e aveva vinto contro i suoi demoni. Sapevamo che uniti avremmo superato le difficoltà, non stavamo insieme perchè un contratto ce lo aveva imposto, ma perché ci amavamo. Soltanto Culloden avrebbe potuto separarci. Ciò che era iniziato come un’imposizione divenne amore, i dubbi avevano lasciato spazio alla fiducia la passione all’amore. Il mio nome e Claire Beauchamp Fraser e questa è la mia storia.

Approfondimento Bjr a cura di Ilaria Loi

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Noi Amiamo Outlander… forse non ci piacciono tutti i personaggi ..ma trovavo interessante proporre una panoramica dei vari personaggi… oggi abbiamo Bjr a cura di una delle sue megagalattiche Fan;) buona lettura…..

Perché Tobias Menzies è un cattivo da Emmy.

Di ilariathemusic@ (@LittleOneIlaria su Twitter)

(SPOILERS- SPOILERS- SPOILERS)

Dopo un’attesa angosciante in cui molte hanno temuto che avrebbero avuto crisi di panico, svenimenti e gravidanze isteriche durante la visione si è finalmente materializzato Wentworth. E persino chi aveva tirato un sospiro di relativo sollievo pensando che l’episodio 15 non sarebbe stato poi così terribile ha dovuto ricredersi col finale di stagione.
Se infatti sulla pagina si può ancora credere che tra gli artigli di Black Jack Randall Jamie si piega, ma non si spezza, sullo schermo BJR riporta una temporanea, ma innegabile, vittoria. E’ un uomo in frantumi il Jamie che ne esce, contempla persino il suicidio.
E’ vero, non c’è stata la terza (e peggiore) fustigazione, i tagli col coltello che compaiono nel libro, ma anche se ci fosse stata autocensura preventiva, gli autori dello show sarebbero riusciti a sostituire quel materiale con qualcosa che avrebbe reso il calvario di Jamie rispetto al romanzo se possibile ancora PEGGIO.
Dovendo la serie limitare l’elenco delle efferatezze fisiche, BJR ricorre a martellate e chiodi nelle mani solo nel penultimo episodio, per poi ricorrere ad un arma che lascia segni eterni nell’anima: lo stupro, prima sotto forma di pura aggressione e poi in una versione più subdola, ma ancora più devastante, che si traveste da tenerezza.
Nella Bisbetica Domata di Shakespeare Ser Petruccio osserva che si può uccidere una donna con la gentilezza. In quella cella Black Jack dimostra che si può annientare un uomo con dei baci, delle carezze, dei massaggi con l’olio di lavanda e dei sussurri affettuosi che inquinano il nome della persona per cui quest’uomo vive. Si può lavargli il cervello fono a convincerlo a marchiarsi col nome dell’aguzzino.
E per rendere credibile un aguzzino che è crudele quando maneggia il gatto a nove code, ma ancora di più quando sorride premuroso ci vuole un attore immenso, in grado di controllare anche la più piccola sfumatura di viso e volto, di essere misurato e viscerale allo stesso tempo. In breve, Tobias Menzies,
Senza nulla togliere al resto del cast, la prima stagione di Outlander ha sancito un trionfo personale per lui con materiale (il doppio ruolo e il cattivo) solo all’apparenza “facile”.
Come tutti i cattivi, Black Jack Randall ha senz’altro un ruolo vistoso (e Tobias è altrettanto magnifico nel ruolo meno appariscente di Frank), ma rispetto a molti cattivi rappresenta un livello di difficoltà superiore su almeno due livelli.
Il primo è che per come lo ha strutturato Diana Galbadon, lasciando le origini della sua crudeltà sconosciute per non ridurne l’impatto, Black Jack rischiava di trasformarsi in una caricatura con un attore che non fosse stato in grado di suggerire anche quella complessità che nel romanzo il personaggio non ha.
Il secondo è che nell’ultimo episodio Black Jack deve risultare efferato compiendo una serie di gesti che in se di violento hanno poco o nulla, se non il contrario.
Tobias Menzies è riuscito nell’impresa miracolosa di rendere Black Jack umano abbastanza da risultare credibile quando frusta Jamie a sangue e assolutamente terrificante quando lo accarezza.
La sua interpretazione ha lasciato sullo schermo televisivo un segno indelebile quanto le cicatrici che ha lasciato Jack sul corpo e nell’animo di Jamie.

Outlander Recensione Ep 15-16 La prigione di Wentworth- Riscattare l’anima di un uomo

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Ciao Sassenachs..siamo giunte al termine .. ci siamo fatte compagnia durante questo lungo viaggio…le attese infinite..le aspettative attese e disattese, gli occhi a cuoricini e mi hanno detto anche qualche palpitazione…. io confermo tutto eh…
Ho deciso di raccontarvi gli ultimi due episodi insieme, emozioni forti, in certi momenti sembrava quasi di stare lì con loro..
per cui seguitemi e raccontatemi i vostri pensieri..in merito 😉

L’episodio 15 è stato potente, sofferto..non vedevo l’ora di vedere il successivo ma nel frattempo mi sentivo terrorizzata…..ed io ho letto i libri…eh..

Partiamo dalla prima inquadratura di Jamie, di una fierezza e di una bellezza commovente..
Sono consapevole del fatto che ciascuna di noi avrà fatto unasua valutazione dei personaggi, della loro complessità, della loro bellezza interiore ma anche dei loro lati oscuri.

Sadismo, sesso, amore, dolore, odio , vendetta, rimorso, paura, come spezzare un anima, come salvare un uomo.
Ironia della sorte non è una fata a salvare Jamie, ma il suo stesso carnefice, felice di sentirsi un eroe, di poter catturare la sua preda ora che è più vulnerabile che mai.

‘Posso chiamarti Jamie?’ già partiamo male…..
‘Svegliati Jamie, parlami, ti porteremo fuori di qui’ la disperazione di Claire in quelle parole.

Jamie è coraggioso, impavido, non c’era paura nei suoi occhi, non si sarebbe mai arreso a Randall, se non per un unico motivo.
Il suo ultimo pensiero al patibolo è andato a Lei , sua moglie, era convinto che non gli avrebbe mai perdonato l’essersi fatto impiccare per un futile motivo, in effetti era stato stupido unirsi a quei briganti..ma si sa combattenti si nasce e soprattutto si rimane..non avrebbe mai lasciato nessuno dei suoi compagni, lui è il cavaliere dall’armatura scintillante..
I suoi occhi sono azzurri come il cielo d’estate, il suo animo puro.
Claire gli avrebbe perdonato qualunque cosa pur di riaverlo sano e salvo.

Bjr è soddisfatto, ha in mano la situazione:
‘ Dimmi che non sei solo scappato da Fort William ma anche da me’ e già qui capiamo quanto Randall non stesse bene di testa…’ dimmi che pensi a me mentre giaci con tua moglie..’

Claire trova la via per Wentworth, lei doveva essere forte per entrambi, lo era stato durante la ricerca, doveva comportarsi da leader per guadagnarsi la fiducia e l’aiuto degli altri. Ma ad un certo punto crolla pure lei quando vede i pochi oggetti di Jamie, ed in quel momento la paura di perderlo prevale sulla ragione, devastandola.
Murthagh è la sua roccia la sostiene, si prende cura di lei, la prende in braccio e la sorregge come se lui stesso volesse farsi carico della sua sofferenza e darle tregua.

Claire aveva due opzioni: reagire o mollare.

Jamie non ha avuto scelta, anche qui come vediamo l’amore ha prevalso sulla ragione.

‘Ragazza so come salvare io nostro Jamie’.

L’amore e le emozioni sono qualcosa che non possiamo prevedere, che non possiamo controllare, seguono il loro corso, ed è quando sono positive che succede qualcosa di spettacolare.
I nostri eroi hanno un piano per salvare il nostro ragazzo.

La razionalità aveva detto a Claire che non c’erano possibilità che la loro impresa avesse successo.

L’amore aveva detto a Jamie che sacrificarsi era la cosa gusta da fare.
In definitiva nessuno dei sta rinunciando all’altro.

Claire aveva una valangata di ricordi, i mesi spesi insieme le avevano cambiato la vita.
Aveva visto gli orrori della guerra, aveva visto soldati feriti gravemente, ma nessuno di loro era suo marito.
Jamie aveva ragione, lui poteva sopportare il suo dolore, ma non quello di Claire, lei sperava che entrambi fossero forti abbastanza da sopravvivere all’oscurità che li stava avvolgendo…

‘Randall ha avuto il tuo corpo, ma che io sia dannata se possiede la tua anima’.
Randall voleva che Jamie reagisse ..partecipasse attivamente.

Claire voleva salvare la sua anima, ‘ Non puoi salvare un uomo che non vuole essere salvato’…. col cavolo .. avrebbe lasciato perdere… è saltata nella sua stessa oscurità, lo ha portato a reagire a tirare fuori i suoi demoni e a liberarsene.

Entrambi si sentivano in colpa, Claire credeva fosse tutta colpa sua, Jamie era devastato per aver ceduto a Bjr.
Randall infatti gli aveva fatto credere che Claire non gli avrebbe mai perdonato il ‘tradimento’… ma si sbagliava non lo avrebbe mai condannato per questo.
Claire lo rassicura, confermandogli che non c’è nulla che debba farsi perdonare.
‘Com’è possibile che tu mi voglia in questo stato’ … ‘ io ti vorrò sempre….’
L’unica certezza cui si era aggrappata per mesi era stata la consapevolezza che tutti i fatti accaduti per quanto strani o spiacevoli talvolta, li avevano fatti conoscere ed innamorare. Il significato degli eventi era stato che le loro anime si appartenevano.
La fede cieca nel loro amore.
La stessa fede che l’aveva indotta a raccontare al frate la sua storia, a cercare delle risposte, a trovare la pace, forse anche una soluzione.

Il piano di Jamie era di uccidersi, e si sarebbe uccisa anche lei.. era pronta a morire per lui, non poteva certo accettare questa sua scelta.
Lei lo ha salvato dalle sue paure, l’ha condotto col suo amore dalle tenebre alla luce, ha riscattato la sua anima, e riconquistato il suo cuore.

You are Home now Jamie….

Aspetto un Figlio…. e la felicità nei loro occhi…

Non ci sono stati ripensamenti…
L’episodio 16 termina con l’inizio del loro viaggio, si lasciano alle spalle il loro passato, la loro famiglia, i loro amici. Conservano cari ricordi ed una promessa ‘ Torneremo in Scozia’ si erano innamorati li…

‘Sei la mia casa ormai….’

Le nostre emozioni sono andate più veloci delle immagini, il battito del nostro cuore ha sancito i momenti più emozionanti della serie.
Ci siamo messi nei loro panni abbiamo sofferto insieme a loro, e non sempre abbiamo approvato le loro scelte, ma li abbiamo comunque amati.

LOL
KRilli

Recensione 1×14 ‘ La Ricerca’

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Ciao Sassenachs..tic ansia tac ansia..
Dov’è Jamie?
L’episodio riprende da dove ci siamo lasciate la settimana scorsa.
Jamie è stato apparentemente catturato..
Sono stata in ansia durante tutto l’episodio e Voi ?
Ok, non datemi della matta, ditemi che anche voi avete avuto la sensazione che Jamie fosse lì..come se la sua presenza permeasse l’episodio nonostante la sua assenza..nel caso vogliate darmi della folle ..potete farlo nei commenti.. 😉
Dai torno seria..i momenti toccanti sono stati tanti difficili elencarli tutti.
A colpirmi è stata sopratutto la determinazione di Claire Jenny e Murthag a pari merito. Il loro sacrificare ogni cosa pur di ritrovare un marito, un fratello, ‘un figlio’.
Come dichiara Jenny: “ l’amore ci porta a fare delle scelte “ ed ecco che vediamo la loro abnegazione, Jenny lascia momentaneamente la sua bambina, Claire si mette in gioco, in discussione, mette a rischio la sua stessa vita per ritrovarlo, Murthag lascia tutto e tutti e le raggiunge.
Non c’è tempo per i sentimentalismi né per la compassione.
“ Vado via con la consapevolezza che farai di tutto per riportare mio fratello a casa sano e salvo ” …
Claire e Jenny sono due donne forti, con esperienze diverse, che si ritrovano ad agire in maniera complementare, come se si conoscessero da sempre.
Le situazioni disperate, richiedono misure estreme, chiunque durante la loro ricerca pertanto diventa sacrificabile. La ricerca è estenuante, Claire e Murthag cadono nello sconforto, il suo racconto sula mamma di Jamie, mi ha spezzato il cuore: “ Jamie è come un figlio per me.. non sei l’unica ad aver perso qualcuno che ami’.
Claire aveva già vissuto gli orrori della seconda guerra mondiale, non era disposta a vedere altri morire, benché mai a perdere l’amore della sua vita.
Non poteva lasciare nulla di intentato.
Eravamo abituate a vedere Jamie impavido, adesso è il turno di Claire.. è lei al comando, è lei a conquistarsi il favore ed il rispetto degli altri 3 che si uniranno alla sua causa. La scena finale parla da sé: lei in testa con gli altri che la seguono, Wentworth è davanti a loro e non promette niente di buono.
Claire una combattente, nessuna certezza, nessun piano, solo una fortezza contro la sua fierezza, a pochi chilometri dal suo futuro, ed alte mura a separarla da suo marito.
Lol
Krilli

Recensione Outlander 1X13 ‘ La Vigilanza ‘

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Ciao Sassenachs e forse un paio di Lads 😉
Se vi chiedessi cosa significa per voi il termine famiglia, cosa mi rispondereste?
La famiglia non è data solo dai legami di sangue.
La famiglia è composta da tutti color che scegliamo di avere accanto, da coloro che ‘ ci guardano le spalle e che salvaguardano il nostro benessere’.
Facciamo nuove amicizie, sposiamo qualcuno, a volte anche più di una volta 😉 spendiamo ¾ della nostra vita a creare dei legami, certe relazioni durano per sempre, altri legami si spezzano, ma non è questo il punto…il punto è che affidiamo le nostre vite a qualcuno, e questo mi sorprende ogni singola volta ❤
‘ The watch ‘ ‘la vigilanza ‘… non era quel gruppo di individui che si spacciavano, sotto compenso, per paladini della giustizia, bensì Jenny e Ian.
Loro non avevano avuto notizie di Jamie per 4 anni, ma nel frattempo avevano fatto il possibile affinché avesse un posto dove tornare. Avevano fatto in modo che gli eventi passati non si ripetessero.
‘Avevano guardato le spalle di Jamie’ affinché le giubbe rosse non lo potessero trovare, avevano pregato che fosse sano e salvo e che un giorno potesse tornare a casa.
Jamie ritorna, trova molti cambiamenti, non approva la vigilanza, esprime il suo disappunto..ma Ian gli fa notare: che era stata una loro responsabilità prendere le decisioni in sua assenza.
Ian non ha esitato un secondo, ed è corso in aiuto di Jamie.
La Fratellanza è una forma di famiglia : ‘ Se tu vai all’inferno, sarà meglio che ci venga anche io, Dio solo sa, che da solo non potresti farcela….. ‘…. lacrimoni a manetta….

Claire e Jenny sono una famiglia: ciò che inizia con sgualdrina..lega due amiche per sempre 😉 Loro due hanno avuto il loro momento: Claire le chiede come sia la gravidanza che sensazioni si provino..
‘ A volte vogliono solo tornare indietro..’ tutti abbiamo bisogno di sentirci amati, desiderio di rigenerazione, desiderio di rinascita per lasciarsi alle spalle le brutte esperienze.
Claire assicura a Jamie e Ian che si prenderà cura di Jenny, che non permetterà le accada nulla.
‘ Will born as a true scott’ : ‘nascerà da vero scozzese’ è stata una scena fantastica!!

Claire si sente parte di questa nuova famiglia, forse gli inizi non erano stati dei migliori, Jenny infatti aveva fatto un po’ la ‘suocera’.
Le vediamo più unite che mai, entrambe vogliono che non accada niente ai loro uomini.
Jenny fa la dura, è stata la roccia di Lallybroch, era lei a guardare lo sterrato sperando Jamie tornasse, ed è sempre lei a incoraggiare Claire: ‘ alla fine torna sempre’
La scena dei bracciali e del baciotto schioccato in guancia è stata di una dolcezza devastante: ‘ devi averli tu, sei alta e regale come lo era mia madre’.

Jamie e Claire sono una famiglia: ‘ penso di non potere avere bambini, dovevo dirtelo, non avevo messo in conto di innamorarmi’
Quanto le deve essere costato dirlo,Jamie è sconvolto, ma la sua dolcezza vince sulla tristezza del momento:
‘ Forse è meglio così, sono periodi duri, posso sopportare il mio dolore, ma non il tuo, richiederebbe più forze di quelle che posseggo’.

Claire fissava la strada…aspettava il ritorno del suo amato.
Jamie? dov’è Jamie?

Lol
Krilli

Recensione #Outlander 1×12 Lallybroch

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‘Sei Tu la mia casa adesso’ guarda dentro il tuo cuore e lì troverai la tua casa.
L’anello di Claire fatto con la chiave, conduce a Lallybroch….

‘Questo posto è tanto mio , quanto tuo adesso’.

Portami a casa..portami a Lallybroch, non mi stancherò mai di queste parole..mi sono commossa ripetutamente durante questo episodio..

Jamie aveva parlato tanto di casa, del futuro che immaginava lì per loro. Una cornice per il loro destino. Voleva che Claire percepisse non solo il suo amore ma anche che avesse anche la certezza un tetto sulla testa, che avrebbe provveduto a lei dal punto di vista sentimentale ed economico. Dopotutto aveva sposato un fuggiasco con una taglia sulla testa 😉
Il tema principale di oggi è la famiglia,non più soltanto loro due, ma anche la famiglia che Jamie si era dovuto lasciare alle spalle.
Lui era stato via per molto tempo e nel frattempo erano cambiate moltissime cose.
Tuttavia i suoi ricordi ripercorrono ancora quei corridoi, impregnano quelle mura, quelle stanze gli ricordano la sua infanzia e trasudano pessimi ricordi. Ogni parte di Lallybroch, gli ricorda qualcosa, ed è proprio lì che tutto ebbe inizio con Bjr. Non deve essere stato per niente facile farvi ritorno.
Il suo desiderio di famiglia contro il suo incubo, ma questa volta non deve affrontare tutto da solo…Jamie si confida con Claire gli racconta le sue emozioni, come si senta.
Jenny sembra più una suocera che la sorella… ‘ Dì alla sgualdrina..di non intromettersi’.. ‘sono Claire alias the trollop..la moglie di Jamie’. Che meraviglia questo senso di appartenenza, percepisco il suo orgoglio nel dirlo e la sua fierezza nell’esserlo…

Ian diviso tra 3 fuochi…Una cognata da conoscere per cui nutre un’ istintiva simpatia, un cognato testa calda che si comporta come se fosse qualcun’altro, e sua moglie;)

Jenny è forte, testarda, vi ricorda nessuno? Ed è tanto incinta…anche qui non mancano le incomprensioni..
Lei si era dovuta prendere cura di tutto dopo la dipartita di suo padre e la prigionia del fratello, ed è qualcosa di molto particolare considerando il contesto storico in cui le vicende sono ambientate, donna e capo in una società di stampo patriarcale.
I loro battibecchi sono stati eccezionali, ma è stato il loro chiarirsi a spezzarmi il cuore. Entrambi si sentivano colpevoli, responsabili per la morte di loro padre: se avessi fatto, se avessi detto…
‘Sarei morto per salvare il tuo onore…. ‘ dice Jamie.
‘Avrei sacrificato il mio onore se fosse servito a salvarti la vita….’ ribatte Jenny.
C’era un unico responsabile… e non era nessuno dei due…
Restando in tema … non mi spettavo di vedere così tanto di Randall…

La pacca sul sedere che Jamie da… a Claire secondo Voi…era inclusa nel pacchetto “ti strapperò il cuore e me lo mangerò a colazione..se mi alzi di nuovo le mani..” ? Spero di no..perché a me è piaciuta troppo…

Qualcuna brava mi aiuti..col gaelico da sbronza….perché io ho capito solo elefante…

Altra cosa avete parlato tutte del mulino, mulino di qua ,di la… ma io non ho visto alcun mulino……Io ho visto solo Jamie nudo…tanta roba…
Buonanotte Claire..sei a casa adesso…

Lol Krilli

1968 un anno fantastico per viaggiare Geillis Duncan…

geillis

Questo è un pezzo che ho dedicato a Lotte Verbeek Alias Geillis Duncan in Outlander, mi sono divertita a crearle una vita prima delle Standing Stones 😉

Il pezzo ha riscosso molto successo, sia su Twitter che su Facebook;)

Il che è una grande soddisfazione perché piace, sono felicissima! Inoltre ricevere un ‘fave’ dall’attrice a cui lo dedichi è veramente bello: Vi spiego perché: Uno le è piaciuto… 2: gli attori hanno delle responsabilità non possono promuovere tutto..ma solo quello che non danneggi né la loro immagine né lo show… per cuiiiiiiiiiiii……

lotte verbeek ha aggiunto ai preferiti il tuo Tweet
13 h: Hello @lotteverbeek1 my homage to Your Talent http://geeklyrocks.com/…/1968-has-been-a-great-year-to-tra…/ … ‪#‎Outlander‬

http://geeklyrocks.com/2015/05/1968-has-been-a-great-year-to-travel-geillis-duncan/

A Presto Per la versione italiana!!

Approfondimento 1×11 Outlander ‘ Il grande volo’ a cura di Eva Sistro

Ciao Sassenachs vi propongo  un bel pezzo scritto da una delle fanciulle: Eva sistro.

 

Buona lettura!!!

L’immagine di uno stormo di uccelli migratori. L’intero gruppo si muove disegnando un’ombra in un movimento, apparentemente disordinato ma che in realtà vuol contrastare gli attacchi di predatori, deconcentrandoli dalla singola preda.
“Il numero è la loro forza” spiega Claire a Geillis e lei, come da suo stile: “Non siamo certo uno stormo, io e te. Anche se, stando ai testimoni, è noto che io abbia le ali”.
A seguire, il momento più emozionante dell’episodio. Claire le tocca la pancia e Geillis le bacia la mano in una ritrovata solidarietà e condivisione tutta femminile, che all’inizio della prigionia Claire aveva contrastato, rifiutando gentilezze e contatto fisico.
Ma, complice una fiaschetta di acquavite, in un gioco di passaggi strategici, mentre le due donne sono l’una di fronte all’altra, Geillis dà voce a segreti e confidenze. E’ una giacobita. Assassina per amore. Abbandonata dal suo “Leone”. Fiera del suo operato senza alcun rimpianto. Claire invece non conferma di amare Jamie, anche se “E’ il suo nome che gridi nel sonno”, le dice l’amica. Adesso però giacciono vicine, una accanto all’altra.
“Non siamo certo uno stormo, io e te”. Invece lo siete Geillis, l’una per l’altra. Due piccoli grandi storni: Claire rifiutandosi di rinnegarti , avrebbe accettato di morire pur di non tradirti; e tu, consapevole che niente potrà essere cambiato degli eventi futuri ma che potrai essere utile nel ricongiungere un cavaliere alla sua dama, scegli di sacrificarti andando ad un “fottuto barbecue”.
Addio, splendida diabolica Geillis*******
Il grande volo è un evento cruciale per la sopravvivenza degli uccelli migratori ed è anche un viaggio per la nidificazione. E’ casa. Per Jamie è Lallybroch, e per Claire?
Prima di intraprendere il viaggio Jamie pretende però onestà e verità tra loro. E pur non capendo le rivelazioni di Claire, le crede. “Mi fido di te. Mi fido della tua parola. Del tuo cuore. Credo che ci sia sincerità tra me e te. Quindi qualunque cosa tu mi dirai, io ti crederò”. Claire lo tocca con la sua mano destra.
Tuttavia, a dimostrazione della deriva sentimentale di Claire, luccica l’altro anello, quello d’oro di Frank, nel momento di intimità in cui Jamie vuol solo vedere negli occhi della sua amata il piacere che le sta donando per l’ultima volta. Al fiume, guardandola lavarsi le mani, ha infatti deciso… sarà un addio.
L’accompagna al cerchio di pietre tenendole la mano destra ma è afferrandole la mano sinistra che la ferma. Di nuovo il sottile, calcolato e geniale gioco degli oggetti inanimati che parlano alle emozioni.
“Non avrei dovuto farlo” e le bacia la mano destra. “C’è la tua epoca dall’altra parte della pietra. Hai una casa laggiù, un posto dove stare, le cose a cui sei abituata e Frank… Non c’è niente per te da questa parte. Nient’altro che violenza e pericoli. Ora vai.”
Questo, è AMORE!!! Quello generoso, quello puro, incondizionato, pronto al sacrificio di sé stesso pur di donare la felicità alla persona amata. E Claire lo sa.
Guardando i due anelli, sceglie di non avere rimpianti per il passato e di sperare nel futuro. Sceglie l’anello di ferro. Sceglie Jamie. “In piedi, soldato. Portami a casa, a Lallybroch”.
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P.S. – Grazie per esserti intestardita di arrivare in fondo alla lettura. Un abbraccio.