Daisy Franchetto il suo mondo, i suoi romanzi…

Buongiorno Readers, sole mare e ferie? Ehm…per me quasi, non mi sono ancora fermata, in realtà non so neanche se lo farò 😉

Oggi con me la scrittrice Daisy Franchetto, scopriremo il suo mondo e d i suoi romanzi 😉

Cominciamo da Te, chi sei cosa fai?

Più gli anni passano e più difficile diventa dire chi sono. Penso sia comunque un segnale positivo, sto destrutturando tutte le definizioni che amavo dare di me. Posso dire che sono una persona che si lascia segnare molto da quel che accade, rielabora e fa tesoro di ogni esperienza.

Scopriamo i tuoi romanzi…

Dodici Porte (primo romanzo della trilogia dedicata a Lunar)

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Dodici porte per non essere più la vittima di una violenza. Dodici porte che sono varchi su mondi sconosciuti. Un percorso di guarigione e di trasformazione. Un mondo fantastico che è espressione della nostra psiche. Dodici Porte è una fiaba dark che si snoda attraverso dodici passaggi simboleggiati dalle porte che la protagonista, Lunar, supera, trovandosi a conoscere di volta in volta luoghi e dimensioni diverse. È un percorso di guarigione, ma anche un viaggio iniziatico alla scoperta delle sue reali origini. I personaggi e i luoghi incontrati rappresentano simbolicamente parti psichiche della protagonista e manifestazioni del percorso da compiere per superare il dolore legato al trauma subito. Lunar è una giovane, vittima di violenza. La notte stessa in cui si consuma il terribile episodio si trova a bussare a una porta in cerca di aiuto. È la porta della Casa. Le apre una strana donna accompagnata da un animale speciale. È questo il primo contatto di Lunar con una dimensione interiore che non credeva esistesse. La giovane tenterà di far fronte al periodo di dolore e di angoscia che la aspetta contando sulle sue forze e sull’aiuto della famiglia, ma quando si ritrova faccia a faccia con il suo carnefice, si rende conto di aver bisogno di un aiuto ‘particolare’. Inizia così il percorso di guarigione all’interno della Casa, alla scoperta di personaggi e luoghi fantastici: i contenuti della sua psiche, ma non solo. Dodici tappe di trasformazione. Dodici porte che si aprono una dentro l’altra.

Sei Pietre Bianche (secondo episodio della trilogia)

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Pensato come prosieguo di Dodici Porte, primo romanzo della trilogia che ha come protagonista Lunar, Sei Pietre Bianche è stato concepito con una narrazione che lo rende un romanzo indipendente, che può essere letto e apprezzato anche da chi non conosce il primo episodio. Sei pietre bianche circondano un obelisco nero. Sei varchi dimensionali. Un nuovo viaggio alla scoperta delle proprie origini. Un bambino da salvare, una Dimensione corrotta da una materia oscura, un Amore che ha atteso cento anni per potersi annunciare. Lunar è tornata. A tre anni dall’esperienza nella Casa e dalla violenza che l’ha messa di fronte a un duro processo di trasformazione, la giovane protagonista di Dodici Porte non è più una ragazzina. Abita da sola in un piccolo appartamento in città, studia e lavora. Accanto a lei il fedele cane Sinbad, su cui grava una maledizione che Lunar non conosce, e l’anello che le ricorda costantemente il legame con la Terra dei Morti. Dopo l’ultima visione avuta fuori dalla Casa, nella quale un bambino veniva rapito da un gigante, la giovane non ha più avuto esperienze del genere, o contatti con altre Dimensioni. A volte stenta a credere che ciò che ha vissuto nella Casa sia davvero accaduto. Ma c’è l’amico Sinbad a ricordarle chi lei sia. Lunar ha stretto amicizia con Odilon, un bambino dal passato misterioso che vive in orfanotrofio. Proprio la scomparsa del piccolo, ad opera di un essere spaventoso, riporterà la nostra protagonista e il suo amico a quattro zampe a contatto con le Dimensioni parallele. Lunar e Sinbad, con l’aiuto di Altea, proveniente dai Cieli Razionali, si metteranno sulle tracce dei rapitori di Odilon. Ha inizio il viaggio attraverso sei portali dimensionali rappresentati da sei lapidi bianche. Di nuovo un percorso che è insieme scoperta di se stessi e di luoghi sconosciuti. Di nuovo avventure formidabili che svelano quanto ci sia di sublime e oscuro nell’inconscio.

Tre giorni (spin off della trilogia)  è una ghost-story.

tre giorni copertina

Un uomo è alla guida della sua automobile dopo una giornata di lavoro. Ha un incidente. È l’inizio della storia, un susseguirsi di vicende a cavallo tra il mondo reale e una Dimensione parallela sconosciuta. Tre giorni per raggiungere la consapevolezza, tre giorni per rivedere la propria vita con l’aiuto di personaggi fantastici, tre giorni per sciogliere il legame con i fantasmi del passato. Una novella ambientata in quella terra di confine che si trova ai margini della vita, a un passo dalla morte. La narrazione del percorso che alcune anime devono compiere prima di lasciare il corpo. Già pubblicato come spin off del romanzo Dodici Porte, viene ora riproposto in una nuova veste insieme al racconto “Ragnatele”.

Come sono nati i tuoi romanzi, quanto ci è voluto, cosa facevi quando hai avuto l’idea?

Il primo romanzo è nato in una notte di burrasca, il 23 aprile 2009. Mentre fuori pioveva, scrivevo al computer la prima pagina del libro. La storia mi girava in testa da un po’, ma aveva subito una serie di mutazioni, fino a quando magicamente è nata la prima pagina. Da allora ho continuato a scrivere. Una volta arrivata alla fine del volume, mi sono resa conto che la trama non si fermava lì, la storia aveva voglia di andare avanti ed è nata la trilogia.

Il secondo romanzo è stato il naturale seguito del primo, anche se la storia fa un balzo in avanti e cambia leggermente registro. Per certi versi, è stato un libro molto più divertente da scrivere rispetto al primo.

Quanto c’è di te nei tuoi personaggi e  se sì in quali.

I miei personaggi sono come piccole parti della mia personalità portati all’esasperazione, o esaltazione a seconda. Esplosioni di psiche cristallizzati. Mi riconosco in ognuno di loro, eppure non sono nessuno di loro.

Dodici Porte tema importante, tosto, parliamo di questa scelta.

Dodici Porte parla di violenza sessuale. Volevo dire qualcosa su questo tema che mi sta tanto a cuore e volevo farlo a modo mio, parlando attraverso le immagini e utilizzando simbolismo e fantasia. Perché sono fermamente convinta che la fantasia non sia necessariamente un modo per fuggire la realtà, credo sia piuttosto un modo per indagarla. Ho volutamente trattato il tema con delicatezza, perché non credo sia necessario usare dettagli crudi per far passare un’immagine o un messaggio.

Mi racconteresti un gossip dietro la stesura?

Allora gossip! Primo episodio: poco tempo dopo l’inizio del mio primo romanzo ho scoperto di aspettare un bambino.

Secondo episodio: mentre passeggiavo per la via in cui abito, ho incrociato una ragazza di circa diciassette anni. Per me è stata una folgorazione perché ho avuto la precisa sensazione di trovarmi davanti alla protagonista del mio romanzo. Ho fatto di tutto per poterla conoscere (le sarò sembrata molto strana!) e ho scoperto che è appassionata di fotografia e video. Lei si chiama Sara e ha condiviso con me la creazione di tutti i booktrailer ideati per i miei romanzi.

Quando scrivi hai delle abitudini ricorrenti? Che so sgranocchi patatine o bevi tè verde?

Quando scrivo ho due posti precisi in cui mi piace farlo. Prima di iniziare a comporre, devo avere qualche istante per “cazzeggiare” e perdere tempo (sistemo qualcosa che non ne ha bisogno, sbircio Facebook).
Poi cerco una musica adatta e parto.

Cosa vuoi trasmettere a noi lettori?

Spero di riuscire a trasmettere l’idea che una storia possa racchiudere significati reconditi, che valga la pena di indagare questo messaggio esoterico, senza mai perdere il gusto per la lettura, che è anche evasione.

Ti ispiri mai a gente che conosci per i tuoi personaggi?

Sì, ma solo per alcuni tratti o per piccoli pezzi della loro storia. In compenso, in ciò che scrivo sono entrate le immagini oniriche di persone che mi hanno fatto il dono di condividere con me i loro sogni. Ovviamente con il loro consenso.

Parliamo di Sei Pietre, Lunar prosegue il suo cammino, sarà una trilogia?

Sì, superati i primissimi momenti di incertezza, il progetto ha assunto la struttura di una trilogia. In Sei Pietre Bianche il panorama si amplia. Siamo sempre nell’ambito del simbolismo e dell’esplorazione della psiche, ma con una nota più avventurosa. Lunar è cresciuta e ora può affrontare il suo passato. Il terzo volume, conclusivo della serie è già scritto e attende di essere rivisto per la pubblicazione.

Che mi dici della componente psicologica, a me piace da morire!

Grazie! Mi fa piacere che tu la apprezzi. È stato inevitabile che un elemento di questo tipo entrasse in ciò che scrivo data la mia formazione. La psicologia è importante non solo nella dinamiche tra i personaggi, la psiche entra, come ho già accennato prima, anche nella struttura di tutto il romanzo. Ho cercato di passare dei messaggi precisi attraverso la storia che andavo a raccontare, parlando di ciò che i sentimenti e i pensieri possono agire dentro di noi.

Come vedete grazia e talento non le mancano… 😉
Vi lascio con 3 brani musicali che Daisy ha scelto per noi da abbinare ai suoi romanzi 😀

Dodici Porte musica

Sei Pietre Bianche

Tre giorni

Ehhhhhhhhh suoi romanzi sono in promozione in questi giorni non perdeteveli!!!

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Per saperne di più:

http://www.daisyfranchetto.com/

Pagina dedicata alla trilogia:

https://www.facebook.com/iosonolunar/

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