Intervista d’autrice ;) Miss Diana Mistera

Hola Krillers come sempre ci facciamo un po’  i ‘casi’ degli autori, torna oggi da me Miss Diana Mistera già ospite di un altro paio di rubriche mie;) oggi ci parla un po’ dei suoi progetti e del suo meraviglioso romanzo che io ho già letto e recensito… vi faccio vedere…

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“Come se già non avessi abbastanza fidanzati e mariti librosi…é giunta Diana Mistera a peggiorare il mio precario equilibrio mentale con il suo meraviglioso romanzooooo il primo volume intanto…https://www.amazon.it/Orpheus-Diana-Mistera-e…/…/ref=sr_1_1… Orpheus,Orpheus perché sei tu Orpheus. Bello maledetto e lievemente stronzo il mio ormai ,mio Orpheus decisamente convince. Gli elementi di magia e stregoneria plus una storia d’amore nascente all’insegna di una misteriosa profezia sono un mix perfetto! Signori Diana scrive bene, la trama è innovativa non è la solita solfa stravista, è fluida non ci sono punti vuoti, le pagine tirano e attirano. Ginevra è una di noi, nonostante conduca una vita felice, sente che le manca qualcosa, come se il suo destino fosse diverso dalla vita che conduce. In effetti come vedrete ogni sua decisione la condurrà verso la sua missione e forse verso l’amore.
Volete un dark romance? lo avete trovatoooooo
Lol
Krilli”

Lo so, lo so torno seria adesso…

Ma lo sooooo che mo ve lo leggerete pure voiiiiiiii…

Bio: 2 righe su di te…

Diana Mistera è nata al Roma nel 1972 da padre italiano e madre inglese.

È bilingue e trascorre la propria adolescenza a cavallo fra Italia e Inghilterra fino al 2003 quando si trasferisce in Finlandia, dove tuttora risiede.

Dopo la maturità scientifica intraprende la carriera universitaria, studiando all’Università degli Studi di Siena, Lingue e letterature straniere, con la specializzazione in Anglo-Americano.

Ama la subcultura gotica, l’esoterismo e la storia; soggetti dai quali prende ispirazione per i propri scritti.

Nel 2007, autopubblica una silloge poetica intitolata WINGLESS.

Nel 2011, autopubblica il racconto ”Il Signore delle Ombre”.

Nel 2015, 10 poesie sono inserite nell’antologia Runokohtauksia, pubblicata dalla casa editrice finlandese Robustos.

Nel 2016 firma il contratto con Lettere Animate per la pubblicazione dei primi 2 volumi della trilogia Orpheus:

Orpheus- primo volume.

Il Demone dello Specchio – secondo volume-

Com’è nata la tua passione per la scrittura i suoi primi passi fino alla pubblicazione.

La mia passione per la scrittura nasce fin da bambina. Amavo fare i temi più dia quanto amassi fare i calcoli matematici. La mia maestra delle elementari mi regalò il mio primo diario segreto come dono per la Prima Comunione ed iniziò tutto da li. All’inizio scrivevo cosa avevo fatto durante la giornata, poi iniziai a scrivere riflessioni…poi poesie, poi racconti brevi ed infine sogni. Ad Oggi avrò almeno 10 diari segreti scritti, tutti conservati. Ma ero timida e li tenevo per me. A 14 anni ebbi un importante incoraggiamento dal mio idolo, Marian Gold, il cantante degli Alphaville, iniziai così a mandare i miei racconti brevi, in lingua inglese, alla fanzine ufficiale, formato cartaceo che usciva ogni 3 mesi; dove lui stesso pubblicava i suoi…era il miele per noi fans, e venne pubblicato tutto quello che mandai, a lui piaceva quello che scrivevo e per me non esisteva soddisfazione più grande. Poi però, quando la fanzine smise di essere pubblicata tornai a rinchiudermi nel mio guscio. Il secondo incoraggiamento importante lo ebbi a 29 anni, da colui che poi è diventato Orphes nella mia trilogia, e l’ultimo incoraggiamento, ma non in chiave di importanza lo ebbi da mio marito, che leggendo le mie poesie decise di pubblicarmi la prima silloge poetica, in lingua inglese, intitolata WINGLESS. Ed oggi eccomi qui…

 

La tua concezione della scrittura.

Per me scrivere è molto importante. Sono diventata una persona solitaria, vivendo in Finlandia, non ho amiche vere qua, le ho lasciate in Italia, quindi per me il diario, che ancora tengo, è diventato come un amico a cui confidare tutto. Il posto dove andare ogni volta che la solitudine diventa pesante, perché nonostante ami la solitudine, a volta mi piacerebbe andare a prendere un cappuccino con qualcuno che abbia i miei stessi interessi, anche se non è un amica vera e propria è ciò che si avvicina di più al concetto di amicizia, ma vive a 90 km di distanza. Scrivere per me è curativo. Lo devo fare. Soprattutto quando dentro sto male.  Ma scrivo anche quando sono felice, intendiamoci.Colleziono penne ed ho acquistato diari che diverranno i miei amici, per almeno altri 5 anni. Quindi vi ho detto tutto.

 

Cosa vuoi trasmettere a noi lettori?

L’emozione e l’entusiasmo che provo io a scrivere. Non scrivo per vendere anche se mi piacerebbe riuscire a vivere solo di questo. Ma amo scrivere. Quando inizio a scrivere mi catapulto in quel mondo, vivo la vita che descrivo, appieno, e spero che il lettore sia catapultato in quel mondo a sua volta, che si emozioni, che sogni, così il mio libro ed i miei personaggi prenderanno vita anche fuori dal mio computer.

 

3 aggettivi che descrivono te ed il tuo stile.

Sognatice, inguaribile romantica, mistica, come il mio s

Geena, appartiene ad una famiglia di potenti streghe di antiche origini. Fin da piccola è perseguitata da un incubo, che torna prepotentemente ad alloggiare le sue notti dopo l’inaspettato incontro con il carismatico Orpheus, leader di una band rock molto famosa in tutto il mondo.
Orpheus ha un oscuro passato e capovolgerà la vita della giovane donna.
Grazie a lui Geena si riunirà alla madre che non vede da dieci anni. Scoprirà di essere l’unica sopravvissuta di un parto gemellare e che sulla sua testa pende un’antica profezia legata al bracciale, al libro di poesie, ricevuto in eredità dalla nonna, e ad Orpheus.

 https://www.amazon.it/Orpheus-Diana-Mistera-ebook/dp/B01N1MFYRN/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1484041106&sr=8-1&keywords=diana+mistera

Progetti in corso e futuri.

Al momento sto riscrivendo la seconda edizione de Il Demone Dello Specchio che verrà pubblicato da Lettere Animate penso prima dell’estate ma non ho ancora la data precisa. Poi dovrò mettermi a lavorare al terzo volume della saga, di cui lo scheletro è pronto da anni, ma ha bisogno che il resto vi si costruisca attorno. Iniziare a tradurre Orpheus in inglese. Poi spero che il 2017 sia migliore del 2016.

Un sogno nel cassetto ed uno che è già fuggito dal cassetto.

Un sogno nel cassetto è di trovare un bravo scenografo e far scrivere Orpheus come musical o come film o opera teatrale. Un sogno che è fuggito dal cassetto è quello che sto vivendo con questa trilogia…sono riuscita a scrivere una storia che sognavo di scrivere da quando tradussi Orpheus ed Euridice dal latino all’italiano al Liceo Scientifico ed ho o trovato il viso ed il corpo al mio Orpheus e questo lui ancora non lo sa, é grazie a lui se Orpheus ha preso vita…ma lo saprà appena farò la versione inglese.

Parliamo del genere che hai scelto 😉

Io ho scelto il genere fantasy/ gotico. Amo il genere fantasy ed amo il gotico. Sono nata e cresciuta leggendo le avventure di Lestat della mia adorata Anne Rice.  Per gli interessi che io stessa nutro è un genere che posso e riesco a scrivere. Amo i mondi fantastici, amo la magia in tutte le sue espressioni, credo nella reincarnazione, nel karma, e credo che esiste il proprio filo rosso. Io il mio l’ho trovato ed è in questo mondo fantasy che possiamo vivere quello che vorrei avessimo vissuto davvero. Amo sognare ed avere un milione di vite dove tutto sono, tranne che una addetta alle colazioni in un hotel. Amo studiare gli angeli, e le creature mistiche e desidero farle vivere nel mio mondo. Chissá che quello che scrivo di loro non sia davvero la loro storia.

Come nasce Orpheus?

Orpheus nasce da una piacevolissima serata in compagnia di colui che poi è diventato il volto ed il corpo di Orpheus. Parlavamo di mitologia ed entrammo nel soggetto Orpheus. Io sono una persona che non crede nelle coincidenze, e infatti quella non fu una coincidenza. Per anni questa storia aveva latitato nella mia testa ma per qualche motivo non era riuscita ad esprimersi appieno, infatti non lo sa nessuno, ma il primo tentativo che feci di scrivere Orpheus, avvenne con Il Signore delle Ombre; il primo racconto che ho auto pubblicato e al quale tornerò a lavorare perché sono consapevole delle falde che sono in quel primo libro. Il Signore delle Ombre non era la versione giusta, lo sentivo,  però era un inizio. Poi un paio di anni dopo entrammo in questa conversazione strana con Ville Valo. Tornai a casa ed avevo il mio Orpheus. Il plot si srotolò. Lui in possedeva la chiave che chiudeva quel lucchetto e finalmente ero riuscita ad aprire quel forziere nella mia testa. Gli sono grata di molte cose più o meno importanti, ma questa è una fra le più importanti.

Perché hai pensato ad Orpheus come ad una trilogia?

Anche questa è un’altra coincidenza, e sapete che non credo alle coincidenze. 🙂 Oltre a scrivere romanzi e racconti, sono una poetessa, anzi, qui in Finlandia sono conosciuta come poetessa. Sono stata parte di un progetto importante multiculturale con sede a Turku, un progetto durato quasi 4 anni e che si è concluso con la pubblicazione di un antologia da parte di una casa editrice finlandese. Era un progetto multiculturale in cui poeti finlandesi famosi, avrebbero aiutato noi poeti sconosciuti stranieri, a tradurre in finlandese 10 nostre poesie. Un lavoro che è avvenuto lavorando spalla a spalla, co incontri veri e vere session lavorative, con il poeta che mi ha tradotto: Tommi Parkko. Durante un ritiro, in cui ognuno di noi si sarebbe dedicato a tempo pieno alla traduzione e all’editing delle poesie, in una residenza culturale a Turku,  senza tv , senza niente, solo la natura e la tranquillità (un’esperienza stupenda), davanti ad un bellissimo cielo di fine estate dopo la pioggia, mentre si aspettava che la sauna fosse calda,  in compagnia di un altrettanto buon Vino bianco, parlando del più e del meno con la coordinatrice del progetto, lei mi disse, dopo aver ascoltato la storia, perché non vi avrei fatto una trilogia. Gli elementi della storia erano tanti , troppi, per essere approfonditi in un solo volume…ecco aveva ragione.  Se avessi scritto Orpheus in un solo volume sarebbe uscito un tomo di 600 pagine almeno…troppo…non sono Umberto Eco e non sono Anne Rice, nessuno sarebbe riuscito ad arrivare alla fine della storia e probabilmente sarebbe stato troppo confuso e poco approfondito…così ripresi il mio bel plot e lo divisi in tre libri. In quella settimana di ritiro oltre a lavorare alle poesie lavorai anche a Orpheus.

Come è cambiata la tua situazione quando sei passata da autore self ad autore supportato da una CE?

Purtroppo ad oggi non posso dire che sia cambiata di molto. Forse ho una maggiore visibilità, ho conosciuto altri colleghi e ipotetici lettori, ma ancora sto facendo io molto lavoro di marketing e lavoro di editing.

Tornerai ad essere una autrice self?

è una possibilità che non escludo. Vedremo come si evolveranno le cose. C’è da tenere presente che ho solo Orpheus ed il secondo volume vincolati da contratto ed è ancora presto per tirare le somme. Sto lavorando ad uno spin off, forse con una Ce forse in self, devo decidere ancora…

 

 

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