Ad una Tazza di Tè con Krilli oggi incontriamo la Scrittrice M.Ivana Trevisani

AD UNA  ‘TAZZA DI Tè CON KRILLI’ , OGGI INCONTRIAMO  LA SCRITTRICE M. IVANA TREVISANI

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Ho deciso di intervistarla perché sono rimasta totalmente affascinata dal genere letterario: Ecopoesia.

Neanche io sapevo cosa fosse, ma ho iniziato a documentarmi e mi si è aperto un mondo! E ho intervistato per voi uno dei maggiori esponenti in materia 😉

Io e Mrs. Trevisani ci siamo ‘beccate’ tramite Linkedin, lei ha commentato una mia intervista precedente, ed io sono rimasta conquistata dal suo lavoro, come avrete capito non sono un tipo timido…

Ivana si è dimostrata più che disponibile a partecipare alla mia iniziativa.

M. Ivana Trevisani Bach  è nata ad Albisola (Sv) nel 1942, è laureata in Biologia, ha lavorato come ricercatrice presso l’Università di Genova e poi come docente di Scienze nei Licei di Savona.

Gli animali, la Natura, l’ecologia, sono i temi prevalenti della sua attività letteraria.

Da qualche anno scrive poesie, aderendo al Movimento letterario dell’”Ecopoetry”  di cui ha scritto nel 2005  il  Manifesto Italiano di Ecopoesia.    Il  Manifesto è stato presentato all’Università Oneonta (Stato di  New York), all’Università Federale di Paraiba    (Brasile), all’Università di Worcester in  Inghilterra  e al Congresso di Ecocritica a Valladolid (Spagna).

Cos’è l’ECOPOETRY ?

Ecopoesia è un nuovo genere letterario che trae ispirazione dall’attuale emergenza ambientale. Inoltre, l’Ecopoesia si caratterizza per un nuovo e particolare rapporto etico Uomo-Natura in quanto si prefigge di “dar voce” ai viventi che non hanno voce e di testimoniare i loro diritti.

L’Ecopoesia è una parte del vasto universo della Poesia . Non si pone in posizione di supremazia rispetto alle altre tradizionali espressioni poetiche di introspezione individuale o di dinamica dei rapporti interumani. E’ semplicemente diversa, e non alternativa.” ( N.D.K. Cit. Manifesto).

Mi sono fatta raccontare la sua storia:

Tante sono state le vicende vissute e le conoscenze e le esperienze fatte, da creare un lunghissimo e caotico flusso di ricordi e di emozioni nel quale è difficile fare ordine. Soprattutto un ordine cronologico. Se provo a guardar scorrere la mia vita come se fosse l’acqua di un ruscello, la cosa che noto subito è la sua velocità, la sua fretta ineluttabile di andare a valle, apparentemente senza uno scopo, spinta solo dalla necessità della forza di gravità. Tutte le azioni più significative della mia vita sembrano andare in una particolare direzione: dar voce alla Natura e, in particolare, agli animali che non hanno diritti“.

Mi racconta che ai tempi c’era la guerra:

L’unico posto relativamente sicuro in cui i miei genitori avevano deciso di vivere, era proprio un luogo isolato, in campagna, lontano dalla città e dalle sue violenze. In quel luogo sperduto non c’erano altri bambini, non c’era asilo, non c’erano scuole. Così giocavo solamente con un gatto e andavo a pascolare le mucche insieme ai contadini della cascina vicina. A sette anni ho lasciato quel mondo speciale e sono andata in città, a scuola, in mezzo alla gente e alle loro complesse relazioni. All’inizio fu complicato, ma poi, anche grazie a quella riserva di serenità e di equilibrio interiore che avevo accumulato a contatto con la Natura, superai le difficoltà.”

Gli anni sono trascorsi, ed il suo amore per la natura è cresciuto insieme a Lei.

Perciò nel 2002 decise di dedicarsi ad attività mai sperimentate prima:

Come quella della poesia e della scrittura, nelle quali gli elementi che avevano caratterizzato la mia precedente personalità si compenetrarono e fusero: amore per la Natura, creatività, interesse per la formazione dei giovani. Da queste attività e dalle conseguenti riflessioni è nata in me la certezza che l’azione di protezione per l’ambiente e per gli animali si costruisce, non solo mediante l’informazione scientifica, ma anche attraverso l’emozione di una poesia o di una particolare immagine artistica. La mia pubblicazione, nel 2005, del Manifesto italiano di EcoPoesia e di EcoArt è stata la logica conseguenza di queste mie considerazioni. Perché Poesia ed Ecologia insieme? Perché emozione e ragione riescono a metterci di fronte alle nostre responsabilità e, quindi, a spingerci ad azioni ecosostenibili. Commuoverci per muoverci a proteggere un ambiente naturale che rende possibile la nostra vita insieme a quella degli altri viventi”.

Come mai ha sentito la necessità della pubblicazione di un Manifesto Italiano?

Volevo risvegliare l’attenzione su temi che nel resto del mondo letterario avevano acceso l’interesse già a partire dalla seconda metà del secolo scorso, ma che, in Italia, coinvolgevano solamente l’ambiente scientifico o giornalistico. L’Ecopoetry, ad esempio, si era affermata con autorevolezza e successo nei paesi anglofoni coinvolgendo la critica letteraria e l’ambiente accademico. I suoi collegamenti con la Deep Ecologie e con altri movimenti culturali verdi erano fonte di un importante dibattito culturale.

Nel resto del mondo, la Poesia si apriva alle problematiche globali, sperimentando nuove vie comunicative, mentre in Italia restava chiusa nella tormentata intimità del poeta, forse oppressa e bloccata dalla gigantesca eredità culturale e letteraria precedente.”

Le chiedo un’ ultima riflessione prima di congedarci….circa il suo impegno in questo ambito e un messaggio per noi lettori.

Mi sono impegnata in queste attività letterarie, oltre che per passione e diletto, anche perché ritengo che l’Etica ambientale possa essere propedeutica all’Etica della Pace. Entrambe hanno una comune radice: l’educazione al rispetto. Rispetto verso l’ambiente, gli animali, il prossimo umano”.

Come vedete si tratta di temi dal forte impatto sociale, il rispetto per il prossimo, il rispetto per l’ambiente, il rispetto verso gli animali.

Abbiamo davvero molto da imparare…considerando che il concetto di rispetto è spesso sottovalutato.

Buona lettura, vi lascio con un elenco completo delle sue opere e dei link di approfondimento…

http://www.ecopoesie.altervista.org/manifesto.htm

https://perchelodicekrilli.wordpress.com/2015/06/04/le-opere-di-m-ivana-trevisani/

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